Il 21 marzo 2021, a Milano, presso la «Sala del Cenacolo» del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, avrà inizio la rassegna Europa Concordia Musicae, che si propone di valorizzare l’immenso patrimonio vocale e strumentale del XVI e XVII secolo, con un concerto dedicato alle Compiete di Giovanni Legrenzi eseguito dalla Nova Ars Cantandi diretto da Giovanni Acciai

Il prossimo 21 marzo, Giornata europea dedicata alla Musica antica, il Collegium vocale et instrumentale «Nova Ars Cantandi» (www.novarscantandi.it), uno dei gruppi di musica barocca fra i più originali e attivi sulla scena musicale internazionale, si farà promotore di Europa Concordia Musicae, un nuovo festival europeo di musica antica che sarà organizzato a Milano. Questo festival si propone di riscoprire e di valorizzare quell’enorme patrimonio vocale e strumentale dei secoli XVI e XVII che è stato modello di riferimento per i musicisti di quell’epoca, attivi in ogni parte d’Europa, e che oggi giace invece dimenticato nelle biblioteche e negli archivi storici italiani e stranieri.

Giovanni Acciai, al centro in basso, con i componenti della Nova Ars Cantandi.

Per questa ragione, Europa Concordia Musicae vuole essere un originale strumento propulsore dell’attività di ricerca, di documentazione, di edizione discografica e di esecuzione in presenza del pubblico dei monumenti musicali ritrovati.

A tale riguardo, il concerto di apertura del 21 marzo sarà l’occasione per ascoltare una primizia musicale di valore assoluto: la prima esecuzione in epoca contemporanea da parte della «Nova Ars Cantandi» (composta da Alessandro Carmignani, cantus; Andrea Arrivabene, altus; Massimo Altieri, quintus; Gianluca Ferrarini, tenor; Marcello Vargetto, bassus e Ivana Valotti, bassus continuus), diretto da Giovanni Acciai delle Compiete, a cinque voci e basso continuo, opera settima (Venezia, 1662), di Giovanni Legrenzi (1626-1690).

Il compositore di Clusone Giovanni Legrenzi in un ritratto dell'epoca.

Pur essendo stato, dopo la scomparsa di Claudio Monteverdi, uno dei massimi rappresentanti della musica italiana della seconda metà del Seicento, Giovanni Legrenzi, invece di occupare giustamente un posto di rilievo nella storia musicale, è oggi purtroppo un autore confinato, non certo per sua colpa sua. Eppure, il compositore di Clusone fu ammirato da Bach, da Händel e da Hasse, i quali utilizzarono a più riprese temi tratti dalle sue musiche, a conferma della qualità e del valore del suo magistero compositivo.

Il festival Europa Concordia Musicae si avvale del sostegno del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia «Leonardo da Vinci» di Milano, oltre a collaborare con la rassegna Intrecci barocchi di Torino e con il Réseau Européen de Musique Ancienne (REMA) di Versailles.

Il concerto del 21 marzo avrà luogo presso la «Sala del Cenacolo» del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano, con inizio alle ore 21 e sarà trasmesso in streaming, tramite la pagina Facebook del Collegium vocale et instrumentale «Nova Ars Cantandi».

Andrea Bedetti