A partire da sabato 20 ottobre 2018 fino a sabato 11 maggio 2019 presso la Sala dei Giganti al Liviano di Padova sono in programma sei appuntamenti della seconda edizione de “Lezioni di Sabato – Ripetizioni di musica al Liviano”, durante i quali celebri critici e interpreti musicali, oltre alla OPV, spiegheranno al pubblico altrettanti famosi capolavori musicali
Sono molte le domande che si possono porre quando si ascolta un brano musicale. Domande che riguardano la sua storia, gli slanci e le intensità che accompagnarono la sua nascita, ma anche domande sulla sua struttura interna e sui suoi meccanismi esecutivi. Domande che, inevitabilmente, possono anche offrire letture nuove della musica del passato e, allo stesso tempo, rendere comprensibile la musica del presente.
La musica, insomma, ha spesso bisogno anche di parole per essere apprezzata e compresa. Da qui la proposta delle Lezioni di Sabato – Ripetizioni di musica al Liviano, momenti di approfondimento e divulgazione organizzati a partire dal 2017 grazie alla collaborazione dell’Università degli Studi di Padova e del sostegno dell’Associazione Amici dell’OPV: un ciclo di incontri con esperti musicologi in presenza degli interpreti della stagione, volti ad approfondire gli aspetti più interessanti di alcuni dei brani in programma. Gli incontri previsti nel corso di questa 53° Stagione sono sei e si terranno di sabato alle ore 17.30 in Sala dei Giganti, con l’obiettivo di essere un’anticipazione e un ampliamento del ciclo delle Lezioni di Suono, che avranno come protagonista un importante compositore contemporaneo e programmate in primavera.
Si inizia Sabato 20 Ottobre con Maurizio Baglini, un pianista anticonformista, attivo come camerista, didatta e direttore artistico, oltre a registrare in esclusiva per l’etichetta discografica Decca e ad aver fondato l’Amiata Piano Festival. L’argomento della sua lezione, a cui parteciperà l’OPV diretta da Valerio Galli, è la Lugubre Gondola di Liszt: un brano inquietante e visionario appartenente all’ultima parte della produzione del compositore, legato a Venezia e all’inverno della morte di Wagner, nel 1882.
Il ciclo prosegue Sabato 1° Dicembre con una lezione sulla Sonata per clarinetto op. 120 n. 1 di Brahms, nella trascrizione di Berio per clarinetto e orchestra. Questa sonata, uno degli ultimi lavori di Brahms, pervasa di malinconia ma anche a suo modo sperimentale per la sospensione melodica e per l’incessante invenzione formale, nell’orchestrazione di Luciano Berio diventa “quasi un concerto”: ad eseguirla sarà Luca Lucchetta, con l’OPV diretta da Marco Angius. La lezione sarà tenuta da Guido Barbieri, scrittore, critico musicale per i più importanti giornali italiani, collaboratore RAI, apprezzato librettista e autore teatrale.
Un’altra trascrizione sarà al centro della successiva lezione di Sabato 2 Febbraio 2019, con Fabián Panisello alla guida dell’OPV. L’oggetto sarà il Carnaval di Schumann, composizione per pianoforte estremamente innovativa in cui la vocazione del compositore per le opere “cicliche”, ossia basate su un unico tema, si incontra e si scontra con il suo paesaggio interiore fatto di deviazioni, di scarti e di sorprese. L’opera sarà eseguita nella trascrizione intrapresa da Ravel intorno al 1914, su richiesta del grande ballerino e coreografo Nižinskij che intendeva impiegarla in un balletto. A parlarne sarà Alessandro Zattarin, musicista, didatta e poeta padovano.
La lezione seguente, che si terrà Sabato 2 Marzo 2019 e vedrà coinvolto Sandro Cappelletto come relatore accanto al tenore Enrico Casari e con Marco Angius alla direzione dell’OPV, sarà l’unica dedicata alla musica vocale. Un tema vasto che sarà sviluppato a partire da un curioso lavoro di Berio del 1990, l’orchestrazione di otto romanze di Verdi per canto e pianoforte. Come scrisse Berio, siamo di fronte a di “veri e propri studi per scene, arie e cabalette di melodrammi verdiani in fieri”, la cui orchestrazione non poteva essere risolta se non istituendo un “rispettoso e sottile tessuto di riferimenti musicali, che commenta, con il senno e il distacco di centocinquanta anni dopo, i rapporti del linguaggio, dello stile e delle maniere verdiane col tempo che passa”. Trattandosi di Verdi e di vocalità operistica non può esistere miglior relatore di Sandro Cappelletto, che dirige la pubblicazione “Studi Verdiani” e ha scritto molto su Wagner, Mozart, Farinelli e sul teatro d’opera in generale, e infine ha collaborato come librettista con numerosi compositori contemporanei.
La Lezione di Sabato 16 Marzo 2019 verterà sul concerto diretto da Orazio Sciortino, giovane musicista dalle molte vocazioni, attivo come compositore, pianista e direttore. L’argomento sarà la Sinfonia n. 80 in re minore di Franz Joseph Haydn, grande innovatore del genere che si segnala per la sua manipolazione di cellule tematiche semplici in costruzioni complesse e ricche di contrasti che aprono la strada al sinfonismo beethoveniano. Il relatore sarà Dino Villatico, uno dei più importanti critici musicali italiani.
Sarà infine Gianluigi Mattietti introdurre l’Offerta Musicale di Bach nel corso dell’ultima Lezione di Sabato, che si terrà l’11 Maggio 2019. Docente di Storia della musica, autore di saggi e studi sulla musica del Novecento e contemporanea, collaboratore di numerose riviste, Mattietti sarà chiamato a illustrare il contesto e la struttura di questo brano straordinario nato, in parte per caso, dall’incontro di Bach con il sovrano Federico II e considerato uno dei vertici della produzione “speculativa” del compositore di Eisenach. Ad affiancarlo ci sarà ancora Marco Angius alla direzione dell’OPV.
Andrea Bedetti
Con il sostegno dell’Associazione Amici dell’OPV
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