Nella protestante Amsterdam del XVII e del XVIII secolo, quella tanto per interderci nella quale nacque e crebbe quel grande filosofo che fu Baruch Spinoza, la comunità ebraica, particolarmente numerosa e potente, si raccolse soprattutto attorno alla sinagoga portoghese della città, denominata “Esnoga” e costruita nel 1675 dagli ebrei spagnoli e portoghesi sfuggiti alle persecuzioni dell’Inquisizione cattolica. Tra le regole impartite dalla sinagoga ai fedeli molta importanza fu data all’educazione e alla formazione culturale che non contemplavano unicamente la conoscenza delle Sacre Scritture e la loro riflessione, ma anche quella artistica, privilegiando specialmente la musica e il teatro. Quindi, la musica colta divenne un nucleo fondamentale all’interno della comunità ebraica, che ebbe modo non solo di conoscere composizioni e brani scritti da musicisti ebrei, ma anche opere che non appartenevano alla tradizione sacra e profana ebraica.

Questo CD presenta una raccolta di brani di musiche ebraiche e altri che hanno per protagonisti personaggi della cultura e della tradizione ebraiche, conosciuti ed eseguiti a quel tempo proprio nell’“Esnoga” di Amsterdam (non per nulla tutte le partiture sono ancora oggi conservate nella Biblioteca Ets Haim della sinagoga portoghese della città olandese). A parte Marco Uccellini (splendida la sua “Sonata terza detta ‘La Ebrea marinata’”), valentissimo compositore e violinista del XVII secolo (e che per giunta fu cattolico e sacerdote), degli altri musicisti presi in esame non si sa molto, a cominciare da Cristiano Giuseppe Lidarti, Abraham Caceres, Giacobbe Basevi Cervetto, M. Mani, mentre di Salomone Rossi Ebreo sappiamo che fu il compositore ebreo più importante del primo Seicento. Ma, al di là dei nomi, ciò che conta sono i brani qui registrati che sono semplicemente incantevoli nel descrivere e nel raffigurare uno squarcio della cultura e della sensibilità ebraiche, a cominciare dalle cantate “Kol ha-neshama”, “Le-El elim” e “Lo-El nora” (qui spiccano le notevolissime voci del soprano Siri Karoline Thornhill e del controtenore Maarten Engeltjes), passando poi a quelli strumentali, raffinatissimi e sapientemente scritti, come la “Sonata sopra l’aria di Ruggiero” e la “Sonata sopra la bergamasca” di Salomone Rossi Ebreo e la “Sonata in do maggiore per violoncello e basso continuo” di Giacobbe Basevi Cervetto, i quali mostrano con i suoni le malinconiche felicità e saggezza che governano l’animo ebraico. Davvero convincente, nell’approccio e nella ricerca espressiva, la lettura da parte dell’Apollo Ensemble, una delle migliori e maggiormente quotate formazioni olandesi di musica barocca, diretto dal violinista David Rabinovich. Consigliatissimo.

Se il lato artistico è davvero ragguardevole, quello tecnico lo è un po’ meno a causa di una dinamica per nulla convincente (da parte mia ho dovuto alzare il volume del preamplificatore per ottenere la debita “spinta”) e con un soundstage che è un po’ perso nel fondo dello spazio sonoro. Più che discreti gli altri parametri.

Andrea Bedetti

Giudizio artistico: 5/5

Giudizio tecnico: 3/5

AA.VV. – “Jewish Baroque Music from Amsterdam”

 

Apollo Ensemble – David Rabinovich

CD Centaur – CRC 3348