Quando l’arpa è costretta all’esilio
L’impatto visivo della cover del disco del quale sto per parlare è indubbiamente evocativo: si vede, su uno sfondo nero, un’arpa adagiata per terra, semicoperta da un lungo lembo di tessuto rosso e con accanto l’
L’impatto visivo della cover del disco del quale sto per parlare è indubbiamente evocativo: si vede, su uno sfondo nero, un’arpa adagiata per terra, semicoperta da un lungo lembo di tessuto rosso e con accanto l’
Come reagì il mondo della musica europea di fronte alle immani macerie e ai milioni di morti causati da quella macelleria messicana che fu la Prima guerra mondiale? Sgomento, annichilimento, smarrimento, dolore, costernazione: queste furono le parole d’
Tra gli interpreti attuali votati ad esplorare e a sondare le ultime conquiste contemporanee attraverso il clarinetto, José Daniel Cirigliano si distingue per una capacità indagatrice che lo spinge ai limiti della temerarietà, un termine questo che si
Quello del Groupe de Six rappresenta uno dei capitoli più esaltanti di tutta la storia del Novecento; un paradigma artistico tramutatosi in punto fermo, ineludibile e che vide la luce in origine con un’altra denominazione, la Societé
Disco del mese di Aprile 2022 La figura di Carlos Salzedo, pianista, arpista e compositore francese naturalizzato americano, è a dir poco leggendaria tra coloro che amano l’arpa, molto meno invece tra quelli che non frequentano o
Il 1° settembre prenderà il via la 43° edizione della rassegna Incontri Asolani, Festival Internazionale di Musica da Camera, che vedrà protagonisti, tra gli altri, Bruno Giuranna, Mario Brunello, Sergej Krylov, il Quartetto di Cremona, John De Leo,
Abbiamo rivolto qualche domanda alle due celebri pianiste che hanno deciso di affrontare e registrare diverse pagine di questo particolare repertorio pianistico per la Da Vinci Classics, andando alla ricerca di opere e di autori, come nel caso
Quando si parla di Nouvelle Vague, il primo nome che sovviene alla mente è indubbiamente quello di Jean-Luc-Godard. Il suo primo lungometraggio, Fino all’ultimo respiro (À bout de souffle) del 1960 è considerato il film “manifesto” del