Dal 4 ottobre fino al 16 novembre 2021 è in programma a Merano la nuova edizione di SONORA, il festival musicale che abbina la musica a un concetto-guida, che cambia di anno in anno. Questa volta, l’elemento chiave è dato dai diversi aspetti in cui può manifestarsi, nel tempo, nella tecnologia, nel divino e nell’uomo, l’essere indifferenti, l’incapacità di comprendere e di accettare ciò che è fuori di sé. Tra i concerti in rassegna spiccano quello dedicato a Ouroboros di Thomas Larcher, in prima assoluta italiana, e Lilì per viola, pianoforte e archi, una prima assoluta di SONORA, del compositore Andrea Chenna

L'Ensemble Conductus fondato e diretto da Marcello Fera (© Karl Heinz Sollbauer).

SONORA 704 aderendo anche quest’anno al progetto Zeitworte/Parole del tempo, promosso dalla casa editrice alphabeta verlag, accoglie la sfida di raccontare il concetto dell’indifferenza attraverso la musica. Il festival si snoda attraverso quattro appuntamenti: Indifferenza del tempo, Indifferenza della macchina, Indifferenza di Dio, Indifferenza dell’uomo. A ciò si aggiunge un appuntamento in collaborazione con Merano Arte che vede impegnato l’artista sonoro Alessandro Bosetti con la mostra the poetry of translation, curata da Judith Waldmann.

Se l’indifferenza è a ragione giudicata come uno dei mali del nostro tempo, esistono anche punti di vista secondo cui questo concetto assume aspetti meno negativi. Prendere atto, ad esempio, che le forze naturali che ci sovrastano sono completamente indifferenti alle nostre aspettative e preoccupazioni serve a ridimensionare la nostra presunzione e a ricondurre la prospettiva del nostro destino in una dimensione più sensata. Così per Epicuro, Lucrezio e in seguito molti altri. Comunque sia, con l’indifferenza dobbiamo confrontarci, ci viviamo immersi. L’indifferenza agita, quella subìta, quella che è insita in molte cose che ci circondano.

Il compositore e pianista austriaco Thomas Larcher (© Richard Haughton).

Il Festival apre con un concerto in collaborazione con la Fondazione Haydn che vede l’esecuzione in prima italiana di Ouroboros di Thomas Larcher. L’Oroboro, il simbolo antico del serpente che si mangia la coda, simboleggia il tempo circolare sempre uguale a se stesso, La sinfonia di Haydn n. 45, detta degli addii, sebbene nasca dalla proverbiale vena burlesca del compositore di Rohrau, ci rammenta, man mano che gli esecutori abbandonano il palco fino allo spegnimento della musica, l’inevitabile forza disgregatrice del tempo. Infine, il brano Sull’indifferenza di Marcello Fera, direttore artistico della manifestazione (leggi qui la sua intervista) da un testo di Roberta Dapunt, riporta alla tragedia dell’indifferenza del nostro tempo. Alla testa dell’Orchestra Haydn lo stesso Fera, con Francesco Dillon violoncello solista.

Il compositore e oboista Andrea Chenna (© Elena Belova).

Una macchina “pensante” è protagonista del secondo concerto, il deep learning software GPT-3, accessibile a chiunque in rete, è stato “alimentato” dal compositore Andrea Chenna per renderlo in grado di comporre autonomamente il brano Lilì per viola, pianoforte e archi, una prima assoluta di SONORA. Qui una macchina, indifferente ai sentimenti e alle emozioni umane, si rende capace di realizzare qualcosa che coinvolgerà emotivamente ascoltatori e interpreti. Solisti due giovani artisti russi: Pëtr Pavlov e Alexandra Pavova assieme all’Ensemble Conductus. In programma altri due brani, di Šostakovič e Schnittke, innervati dalla cifra stilistica della “meccanicità”.

Il violinista Domenico Nordio (© Marco Perulli).

Il violinista Domenico Nordio si presenta con un recital solistico dedicato alle Mystery Sonatas di David Lang. Celebre al grande pubblico per le colonne sonore dei film di Sorrentino, Lang è uno dei maggiori esponenti della corrente americana del minimalismo. Il grande ciclo per violino solo rappresenta nel percorso del festival, l’idea di una divinità lontana, sideralmente distante dalle vicende umane. Idea comune ad alcune forme religiose che il clima estetico ed emotivo di questi brani sembra richiamare.

Il compositore estone Peteris Vasks.

Il quarto concerto, dedicato all’indifferenza dell’uomo, presenta ad opera dell’Ensemble Conductus un capolavoro di Schubert, La morte e la fanciulla nella versione per archi di Gustav Mahler e uno splendido brano del compositore estone Peteris Vasks dedicato ad Arvo Pärt, Viatore. Tra le non poche vittime in campo artistico dell’indifferenza, spicca senz’altro il nome dello stesso Franz Schubert. La sua vicenda biografica testimonia in modo esemplare quanta sofferenza procuri l’indifferenza altrui e quanta ricchezza si perdano gli indifferenti. La voce del giovane artista viennese morto semi sconosciuto a soli 31 anni, che oggi alimenta ancora le nostre vite, è qui a ricordacelo. Il brano di Vasks identifica nel viatore, ossia viandante, il percorso della vita di un uomo, di un artista i cui passi procedono fermi e calmi nell’indifferenza ai rumori e alle tensioni del mondo che si affacciano in lontananza durante il cammino.

Infine, il concerto speciale in collaborazione con Merano Arte nell’ambito della mostra The Poetry of Translation curata da Judith Waldmann - fuori festival – dal titolo Plane - Talea. Il brano è del compositore e “artista sonoro” Alessandro Bosetti che, raccogliendo semplici parole e il suono delle bocche che quotidianamente le pronunciano in una grande fonoteca, dà vita a un inaudito concerto corale. Alessandro Bosetti sarà a Merano tre giorni prima del concerto per aggiornare il suo archivio, registrando le voci dei meranesi che vorranno prestarsi al “gioco”.

Andrea Bedetti

Programma della manifestazione

Festival Sonora 704 indifferenza


4 ottobre: Kursaal – ore 20.30

L'indifferenza del Tempo

Concerto in collaborazione con la fondazione Haydn di Trento e Bolzano
Per gli antichi il tempo era un moto circolare, senza inizio né fine, indifferente ai destini umani. Simbolo di questa idea è l’Oroboro a cui è dedicata la composizione di Thomas Larcher presentata qui in prima italiana.

Orchestra Haydn

Francesco Dillon - violoncello solista

Emmanuele Torquati - pianoforte

Marcello Fera - direttore

Programma:
Thomas Larcher - Ouroboros (prima italiana)

Marcello Fera - Sull’indifferenza

Joseph Haydn - Sinfonia n. 45 "degli addii"


13 ottobre: Teatro Puccini - ore 20.30

L'indifferenza della macchina

I sentimenti e le emozioni su cui fondiamo la certezza della nostra identità umana trovano specchio e stimolo nella creazione artistica. Ma se è una macchina a comporre la musica che ce li fa provare...

Pëtr Pavlov - viola

Alexandra Pavlova - pianoforte

Ensemble Conductus

Marcello Fera - direttore

Programma:
Dmitrij Šostakovič - Allegretto dalla Sonata per viola e pianoforte Op.147

Alfred Schnittke - Piano quintet

Andrea Chenna - Lilì (prima esecuzione assoluta, commissione del festival)


20 ottobre: Chiesa di S. Spirito - ore 20.30

L’indifferenza di Dio

Esiste un’idea di divinità lontana, sideralmente distante dalle nostre preoccupazioni e dolori. E un’estetica che riflette il modo con cui tentare di comprenderla.
Domenico Nordio - violino solo

Programma:
David Lang - Mystery Sonatas

27 ottobre: Teatro Puccini - ore 20.30

L’indifferenza dell’uomo

Indifferenti siamo, indifferenza subiamo. Così rimangono preclusi alla coscienza comune immensi tesori e indicibili.

Ensemble Conductus

Marcello Fera - direttore

Programma:
Peteris Vasks - Viatore

Franz Schubert - Quartetto D. 531 Der Tod und das Mädchen nella versione per orchestra d’archi di Gustav Mahler



16 novembre: Merano Arte - ore 20.30

Plane-Talea
Semplici parole e il suono delle bocche che quotidianamente le pronunciano, collezionate in una grande fonoteca, danno vita a un inaudito concerto corale
di e con Alessandro Bosetti. Concerto speciale in collaborazione con Merano Arte nell’ambito della mostra The Poetry of Translation curata da Judith Waldmann.