Benjamin Britten e la viola
Benjamin Britten fu un notevole interprete della viola, strumento al quale si applicò a partire dall’età di nove anni, dopo aver iniziato a studiare il pianoforte, al punto che rimase un punto fermo nel corso della sua
Benjamin Britten fu un notevole interprete della viola, strumento al quale si applicò a partire dall’età di nove anni, dopo aver iniziato a studiare il pianoforte, al punto che rimase un punto fermo nel corso della sua
Vi sono compositori che vedono il loro nome unito in modo indissolubile soltanto a una loro composizione, grazie alla quale devono poi la fama più o meno imperitura, il che se da una parte devono ringraziarla, dall’altra
Il concerto del 1° marzo – con replica il 2 marzo – dal classicismo al tardo romanticismo passando per uno dei capisaldi del romanticismo tedesco è il terzo della rassegna invernale di Fondazione Arena di Verona al Teatro Filarmonico. In
L’arte si è sempre confrontata con quel Leviatano che si chiama guerra, ma quando nel 1914 l’uomo fu costretto ad affrontare quello che è stato definito giustamente il primo conflitto moderno, votato allo sterminio indiscriminato, si
Tra le espressioni orchestrali maturate in seno al Romanticismo europeo quello della Serenata rappresenta uno dei momenti più emblematici e caratteristici. Se nel Rinascimento questo termine, in ambito musicale, definiva un brano da intonare, con l’ausilio di
Il celebre violinista inglese in questa intervista spiega il suo rapporto con i grandi strumenti ad arco del passato, dei quali è eccelso conoscitore e interprete, oltre ad essere uno “stakanovista” delle sale di registrazione, visto che ha