Dal prossimo 15 maggio la stagione di concerti organizzata da Asolo Musica in collaborazione con Fondazione Cini torna ad animare lo Squero, l’antica officina sull’isola di S. Giorgio Maggiore che è stata trasformata nel 2016 in un moderno Auditorium con vista sulla laguna. Dieci i concerti che si svolgeranno con doppio turno alle 15:00 e alle 17:30, con la stagione che proseguirà fino al 18 dicembre 2021. Proprio il concerto inaugurale sarà dedicato alla figura del grande musicologo faentino, entusiasta organizzatore e studioso interdisciplinare scomparso esattamente dieci anni fa
Il prossimo 15 maggio la musica torna a risuonare allo Squero, la storica officina per la costruzione di gondole posta sull’isola di S. Giorgio Maggiore, ispirata alla struttura dell’Arsenale, e divenuta ora un Auditorium unico nel suo genere. La stagione concertistica 2021, organizzata da Asolo Musica e Veneto Musica in collaborazione con Fondazione Cini, prevede dieci appuntamenti su doppio turno alle 15:00 e alle 17:30 - ma con la capienza dimezzata per seguire le disposizioni anti-Covid, vedrà esibirsi i migliori musicisti veneti del genere classico e barocco, oltre a due apprezzatissime star del mondo jazz.
Come da tradizione, il 15 maggio, ad aprire la rassegna sarà il Quartetto di Venezia, con i quattro musicisti che eseguiranno la Passacaglia e Fuga BWV 582 per organo di Bach trascritta da J. Jorgensen e il Quartetto in si bemolle maggiore op. 130 di Beethoven. Il concerto sarà dedicato a Giovanni Morelli - a dieci anni esatti dalla sua scomparsa - leggendario docente di musicologia all’Università Ca’ Foscari di Venezia, oltre ad essere stato un infaticabile organizzatore di convegni musicologici e attività musicali presso la Fondazione Cini, della quale ha diretto l’Istituto per la Musica dal 1985 fino alla morte, capace di coniugare a livello interdisciplinare l’arte dei suoni con altri campi del sapere, a cominciare dall’amato cinema, del quale fu un profondo conoscitore.
Il Quartetto di Venezia tornerà ad esibirsi allo Squero il 6 novembre, con il flauto di Massimo Mercelli in un programma galante che comprenderà quartetti e quintetti di Boccherini e Mozart, e ancora il 27 novembre in un omaggio dedicato a Stravinskij nel cinquantesimo anniversario della morte. In quest’occasione si potranno ascoltare i Tre pezzi per quartetto del compositore russo (1914), opera poco eseguita nella quale l’autore si diverte a sovvertire la tradizionale scrittura per archi, in accostamento con brani di Haydn e Čajkovskij. I quattro musicisti torneranno infine allo Squero per l’ultimo concerto della stagione, quello del 18 dicembre, insieme con il pianista e camerista Maurizio Baglini con un programma dedicato interamente a Johannes Brahms.
Accanto al Quartetto di Venezia la stagione ospita un'altra storica compagine veneta, L’Arte dell’Arco, fondata nel 1994 da Federico e Giovanni Guglielmo, con l’ensemble che suonerà il 18 settembre insieme con il virtuoso cembalista Roberto Loreggian in concomitanza con “Homo Faber”, l’affermata mostra internazionale di artigianato artistico organizzato dalla Michelangelo Foundation ospitata nell’isola di San Giorgio dal 9 al 26 settembre. Il programma, bachiano, comprende due concerti per clavicembalo originariamente nati per violino e la prima versione del quinto concerto brandeburghese, con un omaggio tributato non solo al sommo Kantor, per antonomasia il grande “artigiano della musica”, ma anche ai costruttori degli stupendi strumenti musicali utilizzati per le esecuzioni.
Sempre alla musica del geniale compositore di Eisenach saranno dedicati i due concerti di Mario Brunello, ospite fisso allo Squero e quest’anno presente in veste di solista con l’integrale delle Sonate e Partite per violino solo di Bach eseguite al violoncello piccolo, in programma il 20 novembre e l’11 dicembre. Un percorso di scoperta che sarà anticipato il 13 novembre grazie alla presentazione di alcuni degli stessi brani su strumento originale da parte della violinista Sonig Tchakerian, la quale nel 2013 ha registrato proprio le Sonate e Partite per la prestigiosa etichetta Decca.
Sarebbe dovuto iniziare l’anno scorso, ma per via della pandemia si svolgerà invece quest’anno per la prima volta Squero Jazz con due dei più interessanti e fantasiosi pianisti della scena internazionale. Il 5 giugno si esibirà Danilo Rea, musicista che dal suo debutto nel 1975 ha saputo intrecciare collaborazioni di ogni genere (da Brad Mehldau a Gino Paoli fino a Ramin Bahrami) innovando di continuo il proprio linguaggio (qui la sua intervista a MusicVoice). Il 19 giugno, invece, ci sarà il concerto con Uri Caine, cresciuto musicalmente sulla scena jazzistica di Philadelphia e formatosi poi a New York degli anni Ottanta: un grande eclettico che sfugge ad ogni tipo di etichetta, capace di trasportare ogni volta gli ascoltatori in un viaggio sonoro nuovo ed entusiasmante.
Andrea Bedetti
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