Voglio subito mettere in chiaro una cosa, magari scandalizzando chi mi legge, ma reputo Astor Piazzolla un autore sopravvalutato, così come tutti i vari suoi “nipotini” che lo hanno accompagnato e seguito nel proporre miriadi di brani dedicati al tango argentino, il quale resta, fino a prova contraria, come affermò Carlos Gardel, un «pensiero triste che si balla». Un pensiero che in fondo è sempre quello, poiché se Stravinskij giunse al punto di dire che Vivaldi scrisse per più di trecento volte lo stesso concerto, mi piacerebbe sapere che cosa avrebbe potuto dire dei brani di Piazzolla e dei suoi vari adepti.
Ma è altrettanto vero, e qui mi metto da parte dei musicisti che optano su questo genere musicale, i quali, per dirla con Camus, hanno il sacrosanto diritto di avere il loro spazio al sole, che la musica di Piazzolla e affini è, come sono solito ripetere, “a presa rapida”, ossia vive e si concretizza sulla spinta squisitamente emotiva di coloro che l’ascoltano; un’emozione che però quando svanisce porta via tutto con sé. Siccome, però, viviamo in un’epoca che si nutre di pane ed emozioni, prendiamo atto, voltiamo pagina e andiamo avanti.
Questo per dire che i due CD presi qui in esame non mi hanno fatto cambiare idea, semmai l’hanno ulteriormente cementata, anche se i loro interpreti hanno fatto del loro meglio, quasi sempre riuscendovi, nel trasmettere un carico mica da ridere di emozioni condite da mille sfumature. Il primo disco è una produzione della casa discografica tedesca TYXart con, va da sé, l’ensemble Tango Sentimentale (formato da Maximilian Spenger alla fisarmonica, Susanne Gargerle e Isolde Lehrmann ai violini, David Ott alla viola, Sylvia Cempini al violoncello, Thomas Jauch al contrabbasso, Manuel Lopez alla chitarra e Hermann Weindorf al pianoforte e alle percussioni) che presenta brani di Piazzolla, Piana, Bacalov e degli stessi Weindorf e Spenger.
I quindici brani presentati intendono fornire un mix tra musica classica e moderna, che spazia tra classici del genere (Oblivion di Piazzolla e il tema di Bacalov per il film Il postino) ad altri pezzi, soprattutto quelli dei già citati Weindorf e Spenger, che vogliono dare una chiave più moderna e ulteriormente più melodica. Nulla di che, nel senso che gli interpreti risultano essere inappuntabili, ma il risultato è quello che è, ossia una registrazione che non viene di certo offesa se viene ascoltata come musica di sottofondo.
L’altro titolo in questione, intitolato Trio for tango, è stato registrato per l’etichetta Luna Rossa Records dal Trio Parsifal, formato da Jalle Feest al violino, Emilia Slugocka al violoncello e Anna Paola Milea al pianoforte, con il contributo di Alessandro Monteduro alle percussioni, che presenta dieci brani di Astor Piazzolla, nella trascrizione fatta da José Bragato, Gian Luigi Zampieri e Roberto Piana. La prima cosa da osservare è che la lettura fatta dalle tre artiste risulta essere più coinvolgente, anche perché la trascrizione effettuata per un trio cameristico tende a mettere maggiormente in luce la dimensione ritmica sulla quale si dipana il gioco dei tre strumenti, ai quali viene lasciato modo di enunciare sfumature e ricerche timbriche che permettono di arricchire il tessuto musicale senza per questo alterare lo spirito originale delle composizioni (tra le quali spiccano, oltre a Oblivion, Invierno Porteño, La Muerte del Angel e Meditango).
Da ciò spicca una chiara nobiltà nell’ordito, quasi che la lettura fatta dal trio femminile abbia avuto l’obiettivo di stratificare la partitura originale, apportando un sovradimensionamento timbrico con lo scopo di sviare l’idea dell’ascoltatore dalla consapevolezza di ascoltare soltanto esempi di tango argentino. Un obiettivo che appare riuscito nei suoi intenti, anche se, ripeto, ci troviamo di fronte a una ripetitività che è in fondo il marchio di fabbrica della musica di Astor Piazzolla.
Entrambe le prese del suono sono buone, in particolar modo quella della Luna Rossa Records, curata da Luigi Cariddi, dotate di una dinamica più che plausibile in fatto di velocità e di trasparenza, con un palcoscenico sonoro capace di ricostruire gli interpreti in modo corretto al centro dei diffusori, e con un equilibrio tonale e un dettaglio rispettosi il primo dei registri gravi e acuti e il secondo di una messa a fuoco che rende piacevole l’ascolto senza affaticarlo.
Andrea Bedetti
Tango Sentimentale - Werke von Piazzolla, Piana, Bacalov, Weindorf und Spenger
Ensemble Tango Sentimentale
CD TYXart TXA21164
Giudizio artistico 3,5/5 Astor Piazzolla – Trio for Tango Trio Parsifal CD Luna Rossa Records LRR 280 Giudizio artistico 4/5
Giudizio tecnico 4/5
Giudizio tecnico 4/5