Fino al 5 dicembre 2025 torna in scena Trento Musicantica, il festival internazionale dedicato all’affascinante mondo della musica antica con concerti ed eventi nei luoghi storici del capoluogo trentino. Giunto alla 39esima edizione, la manifestazione presenta un ricco programma di appuntamenti, tappe di un intenso viaggio in musica tra progetti singolari e produzioni da riscoprire
Con un concerto di canti sacri al sorgere del sole, venerdì 12 settembre ha preso il via la 39esima stagione concertistica di Trento Musicantica, il festival internazionale che propone programmi di musica antica al Castello del Buonconsiglio e in altri luoghi storici del capoluogo trentino. Organizzato dal Centro Servizi Culturali Santa Chiara e dal Centro di eccellenza Laurence K.J. Feininger, impegnato da anni nello studio e nella diffusione della musica antica, il Festival, curato da Danilo Curti, Roberto Gianotti e Marco Gozzi, è in programma fino al 5 dicembre e presenta un cartellone di ampio respiro artistico, con otto appuntamenti tra nuovi progetti, momenti di approfondimento e momenti d’arte da riscoprire.
L’edizione di quest’anno è intitolata Giubilar cantando e volge in particolare l’attenzione a tre ricorrenze che cadono nel 2025: il Giubileo della Speranza, il cinquecentenario della nascita di Giovanni Pierluigi, detto “il Palestrina”, e il terzo centenario dalla morte di Alessandro Scarlatti. Come da tradizione, la maggior parte degli appuntamenti, grazie a una collaborazione attiva fin dalla nascita del Festival, ha sede al Castello del Buonconsiglio; oltre al Castello, la manifestazione toccherà altri due luoghi di grande interesse storico artistico di Trento: la Badia di San Lorenzo e la Chiesa di San Francesco Saverio.

Dopo l’alba musicale al Castello del Buonconsiglio di Trento con canti sacri al sorgere del sole affidati al Gruppo vocale Laurence Feininger diretto da Roberto Gianotti, il secondo concerto, in programma martedì 16 settembre alle 20.30 nella Chiesa di San Francesco Saverio, vedrà protagonista la Cappella Musicale di Santa Maria dell’Anima diretta da Flavio Colusso, presente anche nella veste di regista e compositore con una particolare predilezione per la musica sacra. Dedicato a Giovanni Pierluigi da Palestrina, il concerto è inserito nelle celebrazioni volute dal Comitato nazionale per il quinto centenario della nascita di Palestrina; sul leggio un lavoro di rara esecuzione, la Missa Petra Sancta, proposta in una forma teatralizzata che ne sottolinea i significati simbolici e spirituali e con la suggestiva narrazione di un testo di Paolo Sequi. Il programma del concerto è inoltre arricchito dalla prima esecuzione di Historie di Petraloysio, un “Esercizio spirituale concertato” a sette voci composto da Flavio Colusso.

Domenica 5 ottobre alle 20.30, nella storica cornice della Badia di San Lorenzo, è in programma il concerto Canticum Canticorum monograficamente dedicato a Giovanni Pierluigi da Palestrina a 500 anni dalla nascita. Affidato alla maestria esecutiva del gruppo De Labyrintho diretto da Walter Testolin, il concerto presenta il Quarto Libro di mottetti a cinque voci di Palestrina del 1584, una straordinaria raccolta ricca di momenti musicali intensi e variegati, con un continuo gioco di melodie. Si proseguirà venerdì 10 ottobre alle 20.30 nella Chiesa di San Francesco Saverio con La Florida Capella diretta da Marian Polin impegnata nei Salmi del compositore veneziano Giovanni Antonio Rigatti (1613-1648) per il servizio notturno monastico. Alternati ai pezzi solistici della raccolta di Rigatti per la Compieta solenne, saranno eseguiti canti gregoriani, pezzi strumentali di Girolamo Frescobaldi e Marco Uccellini, il Pater noster di Palestrina, il salmo Ecce nunc di Francesco Lucio da Conegliano, allievo di Rigatti, e l’inno Te lucis ante di Orlando di Lasso, in un panorama sonoro di storie e differenti linguaggi espressivi.

Gli ultimi tre appuntamenti del Festival avranno tutti sede nella Sala Giuseppe Gerola del Castello del Buonconsiglio e presenteranno programmi di carattere profano. Il concerto di domenica 16 novembre alle 20.30 è interamente dedicato ad Alessandro Scarlatti, a trecento anni dalla morte del compositore. Il gruppo Il Rossignolo, diretto da Ottaviano Tenerani, condurrà il pubblico attraverso l’affascinante scrittura di Scarlatti con tre cantate per soprano e strumenti, alternate a quattro sonate (due a tre e due per flauto e basso continuo). Il sesto concerto del Festival, martedì 25 novembre alle 20.30, trasporterà gli spettatori nella sfarzosa corte napoletana di Carlo I d’Angiò, re di Sicilia dal 1266 al 1282 e in seguito re di Napoli fino al 1285. Il sovrano nella sua corte si attorniava di trovatori, trovieri, strumentisti e giullari, così l’ensemble La Manticora, con la voce di Simona Gatto, il liuto di Peppe Frana e i fiati di Alessandro de Carolis, eseguirà alcuni brani tratti dal capolavoro di uno dei maggiori trovieri del Duecento, Adam de la Halle, Le Jeu de Robin et Marion, opera di teatro musicale che ebbe la sua prima rappresentazione con la regia dell’autore proprio presso la corte di Carlo I. Ad arricchire il programma anche altre canzoni e danze tratte dal celebre Chansonnier du Roi, canzoniere che per la grande varietà di generi che riunisce rappresenta un unicum e una summa delle forme e degli stili musicali più rappresentativi della lirica e della musica europee del XIII secolo.

Protagonista dell’ultimo appuntamento, venerdì 5 dicembre alle 20.30, è l’Ensemble Dulcedo, concertato da Lia Serafini, che nel concerto intitolato Donne di grazia e di maestà presenterà un articolato percorso d’ascolto con madrigali, arie e mottetti solistici di sei importanti compositrici del Seicento: Barbara Strozzi, Francesca Caccini, Isabella Leonarda, Maria Xaveria Peruchona, Chiara Margarita Cozzolani e Caterina Assandra. Un viaggio nella produzione sacra e profana del Seicento italiano al femminile che rivela il gusto di “favellare in armonia”, un’occasione speciale per addentrarsi in pagine di rara esecuzione che aprono ad un’ampia rete di storie e trame di ricercata profondità compositiva.
Andrea Bedetti
Informazioni
Ingresso libero. Non è prevista la prenotazione.
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