Per la rassegna Ravenna Festival, il 15 giugno 2021 alle ore 21.30, presso la Rocca Brancaleone, l’orchestra da camera creata e diretta dal violinista e compositore Marcello Fera e l’ensemble proveniente dalla Corsica daranno vita a un concerto in cui confluiranno brani di polifonia corsa, musiche tradizionali rivisitate e composizioni originali di Jean-Claude Acquaviva, dello stesso Marcello Fera e di Bruno Coulais
La collaborazione tra l’ensemble vocale corso A filetta e l’Ensemble d’archi Conductus nasce nel 2009 grazie all’iniziativa del compositore e direttore d’orchestra Marcello Fera, da sempre attento al rapporto tra musica colta e popolare, tra oralità e scrittura. L’intervento del compositore genovese è consistito sia nella realizzazione di una parte per archi che rivestisse brani già in repertorio alla compagine corsa, sia nella composizione di nuovi brani nati per i due ensemble uniti. Il lavoro svolto insieme in questi anni, tramite diverse residenze di studio in Corsica e l’attività concertistica, ha portato alla realizzazione di alcuni programmi la cui costante è la poetica originalità della fusione tra voci e strumenti ad arco su un terreno musicale completamente autonomo, caratterizzato dallo specifico amalgama delle due formazioni.
A Filetta coniuga la tradizione polifonica della Corsica con la ricerca di nuovi orizzonti creativi. Da molti anni, sotto la guida di Jean-Claude Acquaviva, il gruppo svolge un intelligente lavoro di riflessione sull’evoluzione delle proprie radici mettendo in atto collaborazioni con diversi compositori e scrivendo in proprio nuove opere. Ha collaborato con coreografi come Sidi Larbi Cherkaoui, registi teatrali come Orlando Forioso o cinematografici come Jacques Perrin ed Eric Valli, con compositori come Bruno Coulais o jazzisti come Daniele di Bonaventura e Paolo Fresu e infine con il gruppo di percussionisti giapponesi Kodo.
L’Ensemble Conductus, che ha sede a Merano ed è attivo da oltre vent’anni, ha svolto un percorso analogo da una diversa prospettiva, quella di chi, partendo dalla formazione classica, va esplorando le connessioni possibili tra i linguaggi del contemporaneo e le tradizioni popolari. A questo fine ha collaborato con musicisti come Maria Pia De Vito, Gabriele Mirabassi, Michele Rabbia, ha dedicato programmi a Mark O’Connor e al canto Dhrupad e ha proposto riscritture di brani tradizionali dell’Appennino o di Capo Verde. Il nome Conductus è quello di una forma musicale medioevale, parola latina proveniente dal verbo conducere che significa condurre, convogliare e corrisponde alla vocazione di tenere uniti mondi lontani e ricondurli ad un terreno comune così come puntualmente accade nei programmi dell’Ensemble, dove convivono musica antica, contemporanea e di origine popolare.
L’incontro tra queste due formazioni dà vita a un’esperienza emozionante in cui l’ascoltatore è condotto attraverso una ricca varietà di paesaggi dove convivono sorpresa, memoria, estasi e passione, dove preghiera e danza, popolare e colto, non costituiscono coppie di contrari ma si rivelano invece coordinate logiche e complementari dell’esistenza.
Andrea Bedetti
Programma del concerto:
Jean-Claude Acquaviva
Benedictus
Jean-Claude Acquaviva, arr. M. Fera
Meditate
(testo da Primo Levi, Se questo è un uomo)
U cantu di l’acqua
Paghjella
(tradizionale corso, arr. M. Fera)
Mazurca d’Doro
(tradizionale Valle Scrivia, arr. Sirio Restani)
Jean-Claude Acquaviva
Rex tremendae
Jean-Claude Acquaviva, arr. M. Fera
L’invitu
(estratto da Medea, da Seneca, trad. J.C. Acquaviva)
Pater noster
Bruno Coulais
Gloria
Marcello Fera
Follephonia
Jean-Claude Acquaviva, arr. M. Fera
U furore
(estratto da Medea, da Seneca, trad. J.C. Acquaviva)
Marcello Fera
Bella pe sempre
(dalla poesia L’òrto, di Edoardo Firpo, 1889-1957)
Bruno Coulais
La folie du cardinal
Marcello Fera
Cardiophonia
Marcello Fera
Sor aqua
(dal Cantico delle creature di Francesco d’Assisi, 1181 ca. 1226)
Per maggiori informazioni:
Tel. 0544.249211
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