Dopo aver provato svariati jumpers sui miei diffusori dotati di collegamento Bi-Wiring, ho trovato in quelli della piemontese Quality Audio il mio ineludibile e insostituibile punto di riferimento. Vediamo perché...

Chi possiede un impianto audio di qualità, soprattutto quando si possiede una coppia di diffusori di una certa importanza dotati di collegamento Bi-Wiring e i cavi di potenza a disposizione sono invece monowiring, bisogna necessariamente dotarsi dei cosiddetti ponticelli, ossia di quei segmenti di cavi che posizionati sulle quattro ghiere e serrati a contatto con le forcelle dei cavi di potenza, possono permettere l'ascolto. Per molti questo elemento potrebbe essere considerato un dettaglio da poco, ma credetemi che non lo è, in quanto una coppia di diffusori all'altezza, se collegata a una catena d'audio di pregio e ben equilibrata, può reagire in modo completamente differente, a livello sonoro, a seconda dei ponticelli che utilizziamo.
In commercio esiste una miriade di ponticelli che offre naturalmente una maggiore o una minore qualità di resa, il cui prezzo va dai pochi euro alle svariate centinaia di euro, e la cui costruzione va da quella industriale a quella puramente e integralmente artigianale. Avendo un impianto multiamplificato con due coppie di diffusori, di cui una richiede un collegamento in Bi-Wiring, nel corso degli anni ho avuto modo di provare svariati tipi di ponticelli, alcuni dei quali di indubbia qualità e anche alquanto costosi, come i Nordost Reference, il cui prezzo supera i mille euro. Più o meno, questi ponticelli facevano bene il loro lavoro, fino a quando, poco tempo fa, mi sono imbattuto in una coppia di jumpers, come vengono chiamati in inglese, che mi ha lasciato a bocca aperta. Questi ponticelli sono stati progettati e vengono realizzati rigorosamente a mano, a livello artigianale, da un progettista piemontese, Ernesto Villani, proprietario della Quality Audio che si trova a Vercelli.

I due modelli di ponticelli della Quality Audio. A sinistra, nella configurazione forcella-forcella e, a fianco, in quella forcella-spina ad espansione.


Come tiene a precisare lo stesso Villani nelle note di presentazione di questo prodotto sul sito web della Quality Audio, lo schema costruttivo adottato per i suoi ponticelli è il medesimo seguito per costruire i suoi cavi di potenza top di gamma, basati su un sistema brevettato a geometria bidirezionale che consente di ottenere il trasferimento di entrambe le semionde nello stesso modo, senza nessuna distorsione di direzionalità degli elettroni nel rame. In questo modo, sia i cavi di potenza, sia i ponticelli possono essere serrati alle ghiere senza dover seguire, come invece avviene spesso, l'indicazione di una freccia posta dal produttore sul cavo, in modo da poter inserire il medesimo dall'amplificatore al diffusore in maniera corretta ed efficace.
Inoltre, il rame OFHC (ossia privo di ossigeno) impiegato in questi ponticelli, anche in questo caso, è lo stesso dei cavi top di gamma e la sezione complessiva di ogni ponticello è di ben 6mmq. Quando ho ricevuto la scatola di cartone nei quali erano ospitati, non ho potuto fare a meno di apprezzare non solo l'accuratezza e la qualità dei materiali adottati, a cominciare dalle grandi forcelle placcate in oro, ma anche il loro peso, segno di una solidità che ne esalta indubbiamente le peculiarità progettuali.
Per esaltare al massimo le loro caratteristiche, Villani acclude nella confezione, oltre al certificato di qualità, anche un foglio nel quale sono inseriti dei precisi accorgimenti per inserire e serrare nel modo migliore questi ponticelli, che sono disponibili sia nelle terminazioni forcella-forcella, sia in quelle di forcella-spina ad espansione. La prima cosa alla quale bisogna attenersi è di evitare di toccare con le dita i contatti dorati, in quanto sono stati puliti in laboratorio prima dell'imballaggio. Se proprio si deve pulirli, si deve usare l'alcol che si acquista in farmacia e non ricorrere all'acqua, al sapone o, peggio, a un prodotto abrasivo che potrebbe rimuovere la placcatura in oro. Una volta inseriti, tramite le terminazioni, i ponticelli nella versione forcella-forcella, facendo attenzione a usare quelli dai colori più chiari per il polo positivo e quelli più scuri per il polo negativo, bisogna serrare bene le ghiere senza però forzare eccessivamente, assicurandosi che le forcelle siano ben salde, ricontrollando il serraggio dopo tre giorni e poi ancora dopo tre mesi.

Ecco la coppia di ponticelli della Quality Audio usati sui diffusori del mio impianto audio.


Una volta fatto ciò, sono passato alla prova d'ascolto, sapendo che ogni prodotto che esce dalla Quality Audio vanta almeno un paio d'ore di rodaggio, quindi pronto debitamente al suo impiego. Per saggiare la qualità di questi ponticelli Hi-End mi sono subito avvalso di un brano che si trova in un sampler dell'etichetta discografica audiofila LIM, più precisamente il celeberrimo Canone di Johann Pachelbel in una trascrizione per sole percussioni, che vanta una presa del suono a dir poco pazzesca, con un'ampiezza e un'altezza del palcoscenico sonoro come raramente ho potuto apprezzare. Ebbene, mi sono bastati pochi secondi di ascolto per rendermi conto che l'accuratezza della cattura del suono, la profondità in cui erano dislocati i vari strumenti percussivi, la velocità dei transienti e la trasparenza fornita dal dettaglio erano notevolmente aumentate, esaltando ulteriormente l'immersione dell'esperienza di ascolto.
Confortato da questo primissimo ascolto, ho voluto approfondire l'analisi di questi ponticelli della Quality Audio con un altro CD che conosco assai bene, frutto di una registrazione eccezionale, effettuata da quel genio che è stato Kenneth Wilkinson per la Decca e ulteriormente impreziosita dal riversamento diretto dal master originale operato sempre dalla LIM in crcd24; si tratta dei Concerti per pianoforte e orchestra di Grieg e Schumann eseguiti da Radu Lupu e con la direzione di André Previn alla testa della London Symphony Orchestra. Queste registrazioni vantano una particolare peculiarità, grazie anche alla presa del suono fatta a tempi da Wilkinson attraverso il leggendario Decca-tree, ossia la geniale microfonatura "ad albero" da lui concepita, quella di portare praticamente l'ascoltatore sul podio accanto al direttore, avendo quindi una sorta di contatto "epidermico" con la compagine orchestrale, con tutte le varie sezioni dispiegate sotto gli occhi (e le orecchie) di chi ascolta. Con questi ponticelli di Ernesto Villani l'effetto "epidermico" è risultato ancor più pronunciato, con una resa a dir poco emozionante dato dalle informazioni sonore ancora più ricche in fatto di sfumature timbriche e di "elettricità" trasmessa dallo spazio nel quale è stata fatta la registrazione.
A questo punto, non ho potuto fare a meno di constatare la piena validità e l'indubbia efficacia dei jumpers del progettista piemontese, un apporto quindi a dir poco ineludibile se si vuole aggiungere al proprio impianto audio uno step di valore e di qualità dell'ascolto. Inoltre, c'è un altro dato del quale bisogna tener conto, quello che riguarda il prezzo di questi ponticelli, i quali, a fronte del beneficio che apportano, costano solo 120 euro nella versione forcella-forcella e 150 euro in quella forcella-spina ad espansione, proponendo così un rapporto qualità/prezzo che li rendono praticamente imbattibili rispetto alla concorrenza. A proposito, dopo aver testato a lungo i ponticelli della Quality Audio, non li ho restituiti e ora rappresentano un componente prezioso e insostituibile della mia catena audio professionale. Insomma, a buon intenditor...
Andrea Bedetti

Distribuzione & prezzo
Ponticelli Bi-Wiring
Versione forcella-forcella Euro 120,00
Versione forcella-spina ad espansione Euro 150,00
Distribuzione: Quality Audio di Ernesto Villani
Sito web:
http://www.qualityaudio.it/ - mail: [email protected]
Tel. 338.5306738