Venerdì 21 e domenica 23 giugno 2019, a Milano, rispettivamente a Villa Litta di viale Affori, 21, alle ore 20,45 (ingresso libero) e al MaMu_Magazzino Musica di via Francesco Soave, 3, alle ore 20,30, la pianista, compositrice e scrittrice Maria Gabriella Mariani si esibirà in due concerti per piano solo
Dal capoluogo lombardo Maria Gabriella Mariani manca da diversi anni, quando per la Fondazione La Società dei Concerti tenne un recital al Conservatorio con le Quattro Ballate di Chopin, una Sonata di Prokof’ev e Gaspard de la nuit di Ravel, suscitando grande emozione nell’affollatissima sala. Ora, la pianista e compositrice campana torna a Milano per tenere due concerti, presentando un programma totalmente nuovo, con musiche di Robert Schumann, Claude Debussy e brani della stessa Mariani, tratti prevalentemente dai suoi recenti progetti discografici, anche se non sono escluse sorprese o integrazioni che al momento l’artista preferisce non rivelare. Questi due appuntamenti milanesi saranno quindi incentrati sul mondo fantastico, sulla sua dimensione magica, misteriosa, intimistica, avventurosa, che sono espressi negli ultimi due dischi registrati da Maria Gabriella Mariani, Fairy Tales e Virtuoso Piano Works, entrambi pubblicati per l’etichetta Da Vinci Classics di Osaka, i quali hanno incontrato il favore del pubblico e della critica nazionale ed internazionale.
In particolare, Virtuoso Piano Works, tutto incentrato su composizioni della stessa artista campana, di grande impegno per il solista e dalla forte valenza polifonico-contrappuntistica, ha vinto i Global Music Awards negli Stati Uniti ed è stato ben recensito dalle maggiori riviste italiane e straniere. Fairy Tales, uscito nell’aprile di quest’anno, è stato presentato a Rai Radio 3 – Primo Movimento, oltre che al Museo del Violino di Cremona e in diverse trasmissioni televisive. Disco che ha riscosso notevole consenso anche in occasione del tour tedesco di concerti che recentemente ha visto la Mariani a Berlino, Dresda e Monaco in veste di pianista e di compositrice, tanto da essere invitata a suonare l’anno prossimo nella prestigiosa Philharmonie di Berlino.
Il progetto discografico Virtuoso Piano Works contiene i brani Pour Jouer e Ologramma. Il primo è una sonata composta nel 2011 e dedicata ad Aldo Ciccolini di cui la diciannovenne Mariani fu tra gli allievi più stimati; è un brano incentrato sulla memoria e ripercorre, attraverso una complessa struttura contrappuntistica, il rapporto con il grande pianista francese, che ha segnato in quegli anni la formazione artistica dell’artista campana, evocando una sorta di dialogo con lui, in una dimensione metaspaziale e metatemporale. Maria Gabriella Mariani eseguì Pour jouer nel 2014 a Napoli, proprio alla presenza di Aldo Ciccolini, in un’occasione istituzionale nel corso della quale il grande pianista e didatta definì Pour Jouer un’«opera monumentale», la «prima ed unica opera» a lui dedicata.
Ologramma, l’altro brano del CD, consta di un Tema, diciassette Variazioni, un Finale e un’Improvvisazione (solo quest’ultima di ben ventiquattro minuti); quella dell’improvvisazione è una dimensione esecutiva attualmente poco frequente nei recital di musica classica e Maria Gabriella Mariani coltiva questa attitudine sin da bambina, anche se per anni l’ha relegata a semplice dimensione privata. Solo di recente, soprattutto grazie agli incoraggiamenti di Martha Argerich e di altri insigni musicisti stranieri, ha deciso di eseguire in pubblico le sue esecuzioni estemporanee.
Alla scrittura musicale si affianca, però, anche quella narrativa: il brano Ologramma è infatti collegato all’omonimo romanzo Ologramma. Sette vite per non morire (Guida Editori 2019), accolto molto bene dallo scrittore e psichiatra Alessandro Meluzzi. Il principio del tema e variazioni vale anche per il romanzo, così come entrambi riservano un finale a sorpresa, finale che nella musica si estrinseca attraverso l’improvvisazione conclusiva, sorta di opera irripetibile, diversa ogni volta che se ne esegue una; nella narrativa diventa sinonimo di casualità, sicché le vicissitudini dei sette protagonisti, le cui vite si intrecciano intorno a un comune denominatore di tutta la storia, sembrano non avere una fine o, al contrario, di averla solo nel loro mondo fittizio.
Questo abbinamento “musica-narrativa” è da oltre dieci anni un sentiero percorso dall’artista campana ed è in continua fase di sperimentazione, poiché molte delle sue opere musicali sono legate all’esperienza narrativa. Oltre a quelle già edite, si devono ricordare Riflessi. Storia di storie senza storia (2014), declinate attraverso i racconti (Tullio Pironti Editore) e il disco (Bongiovanni /Naxos); Consonanze Imperfette. Storia di una vita a due voci, con allegato CD Fun Tango. Tre irradianti di un’unica matrice (Zecchini 2010), Presenze (libro con CD, 2008); il romanzo Istruzioni per l’uso (collegato alla già citata sonata Pour jouer), l’opera In nome del padre e del figlio (collegato all’omonimo lavoro musicale con relativo libretto).
Anche l’ultima composizione, Kinderliana, contenuta nel CD Fairy Tales, è collegata a un’opera letteraria: I racconti di Dora e Lucia. Kinderliana, antologia di racconti musicali, segue pedissequamente l’ordine della raccolta I racconti di Dora e Lucia e rievoca le storie dei personaggi narrate in quella che è la prossima pubblicazione letteraria della Mariani: Il valzer della ballerina, le strane avventure del soldatino d’argilla, del pappagallo Corsu, della bambola animata e di tutti gli altri personaggi inseriti nella composizione musicale. La musica regala la dimensione emotiva, la narrazione riempie di contenuti le emozioni evocate dalle note: attraverso questo binomio si suggella così la forte valenza interattiva dei due linguaggi, ormai inscindibili, nel percorso creativo di Maria Gabriella Mariani.
Andrea Bedetti
Link CD Fairy Tales Da Vinci Classics: https://davinci-edition.com/product/c00162/