Corrado Giuffredi e Leonora Armellini sono i protagonisti di un disco pubblicato dalla MM, che presenta assoli per questo strumento a fiato da opere famose o meno del teatro operistico italiano dell'Ottocento. Ecco che cosa ci hanno detto a proposito di quest'avventura discografica

Maestro Giuffredi, quali sono stati i motivi e le riflessioni che l’hanno spinta a dare vita a questo progetto discografico?

Il progetto di riunire in un unico CD gli assoli di clarinetto più rappresentativi del repertorio operistico parte da lontano: la mia storia musicale è cominciata al Teatro Regio di Parma, famoso tempio delle lirica, dove ho avuto la fortuna fin da ragazzo di lavorare con direttori e artisti di livello internazionale. Sentire la musica in quel modo particolare, un canto fatto di mille sfumature espressive, è entrato a far parte del mio modo di essere musicista in maniera naturale. Gran parte di questi assoli li ho eseguiti in diverse circostanze, mentre altri fanno parte di un repertorio ormai dimenticato ma che riserva piacevolissime sorprese.

Corrado Giuffredi, uno dei maggiori interpreti internazionali del clarinetto.


A suo parere, avendo studiato a fondo la storia del suo strumento, quanto ha influito il fatto che i compositori operistici dell’Ottocento italiano abbiano scelto proprio il clarinetto per dare vita a famosi assoli, come quelli presentati nel vostro disco? Probabilmente, ha contato anche il fatto che questo strumento a fiato era radicato nella cultura popolare del nostro Paese e dall’uso massiccio che se ne faceva in sede di musica bandistica…

Credo che il clarinetto con il suo particolare timbro sia tra gli strumenti a fiato quello che più si avvicina alla voce umana. L’incontro tra i grandi operisti e i virtuosi dell’epoca ha fatto il resto regalandoci questi capolavori. Già  all’epoca di Mozart i popolari ensemble di strumenti a fiato Harmoniemusike portavano l’opera al di fuori del teatro nei salotti; in Italia, invece, questo ruolo è stato svolto dalle bande che hanno portato l’opera nelle piazze, accessibile a tutti. Amilcare Ponchielli stesso ha iniziato la sua carriera trascrivendo un gran numero di celebri arie per banda.

Leonora Armellini durante un recente concerto.


Maestro Armellini, che problemi ha posto l’accompagnamento pianistico per ciò che riguarda il suo strumento, visto che ha dovuto affrontarlo attraverso un’apposita riduzione dalla partitura originale? E poi, a livello timbrico, è entrata subito in sintonia con il clarinetto del Maestro Giuffredi o avete dovuto lavorare a lungo per ottenere la simbiosi ottimale?

Sono sempre stata innamorata dell’orchestra nei suoi timbri e nelle sue possibilità dinamiche, quindi quando mi è stata offerta questa opportunità sono stata felicissima di accoglierla anche per lo stimolo di poter riprodurre sulla tastiera le molteplici sonorità orchestrali.


E poi, a livello timbrico, è entrata subito in sintonia con il clarinetto del Maestro Giuffredi o avete dovuto lavorare a lungo per ottenere la simbiosi ottimale?

Lavorare con un musicista come Corrado è un’esperienza sempre stimolante. L’intesa è stata immediata e non ha avuto necessità di grandi discussioni, quindi le prove sono state piacevoli e produttive così come la registrazione, che è risultata molto naturale e con un dialogo sempre spontaneo.

Andrea Bedetti