Questa coppia preamplificatore – finale di potenza, creata dall’azienda italiana, oltre a vantare misure veramente minime, riesce a sprigionare un suono a dir poco sbalorditivo, che la fa rientrare a pieno titolo nel novero della galassia Hi-End, ossia l’olimpo dell’audiofilia. Vediamola insieme

 

Spesso, la carenza di spazio o, peggio, gli ambienti ristretti delle abitazioni possono rappresentare un ostacolo per poter allestire un impianto di ascolto di qualità e ciò può rappresentare un sacrificio non da poco per chi ama ascoltare la musica con la dovuta qualità che merita. Fortunatamente, negli ultimi anni è stato possibile progettare e costruire dei componenti che vantano dei principi di microingegneria elettronica davvero ragguardevoli che, pur vantando misure e dimensioni assai contenute, nulla tolgono alla capacità di restituire un suono fedele e autentico. Ma i due componenti dell’azienda italiana Aeron presentati al Munich Hi-End Audio Show di Monaco di Baviera lo scorso anno probabilmente rappresentano un caso del tutto unico in fatto di rapporto dimensioni/qualità del suono, visto che parliamo di un preamplificatore (il C-101) e di un finale di potenza (il P-101) che presentano delle misure a dir poco “lillipuziane”, ossia poco meno di dodici centimetri di profondità, poco più di dodici di lunghezza e meno di cinque centimetri di spessore!

Apparecchi, quindi, che possono stare, con i loro alimentatori, in una borsa e ascoltati ovunque vi siano due prese a muro e che fanno di loro il più piccolo sistema Hi-Fi al mondo (per il proprietario dell’Aeron, Manrico Casagrande, addirittura il più piccolo sistema Hi-End, ossia la quintessenza esoterica dell’Hi-Fi). Ma, oltre ad essere esteticamente gradevoli e discreti (con le loro dimensioni, ci mancherebbe altro!), il preamplificatore con DAC Aeron C-101 e il finale di potenza Aeron P-101 possono davvero rappresentare la soluzione ideale per essere inseriti in ambienti che non offrono il minimo spazio (tanto per fare un esempio, la confezione di un CD è più grande rispetto alla loro superficie). Eppure, al loro interno non manca nulla, visto che il preamplificatore/DAC C-101 ibrido valvolare presenta sul pannello anteriore, oltre alla manopola dell’accensione/volume, l’ingresso per cuffie a 6,3 e a 3,5 mm., gli interruttori on/off di linea, on/off EQ e quello del loudness, mentre sulla parte superiore trova l’alloggiamento della valvola 12AU7, la manopola di controllo del bilanciamento dei canali audio, e quelle relative agli acuti, ai medi e ai bassi, oltre alle spie LED per indicare il tipo di flusso audio USB (PCM, DSD), la frequenza di campionamento e il tipo di ingresso.

Il preamplificatore/DAC ibrido valvolare Aeron C-101.

Il DAC audio USB PCM/DSD a 384 KHz/32 bit permette di avere un sistema di riproduzione audio di livello master digitale, in grado di decodificare il segnale audio PCM ad alta risoluzione fino a 384 kHz e segnale audio DSD (fino a 128xDSD). Inoltre, il DAC dà modo di bypassare la scheda audio o uscita cuffie del computer e inviare segnali audio digitali tramite l’interfaccia USB. Anche osservando il pannello posteriore del C-101 si vede che a questo apparecchio non manca nulla in fatto di dotazioni, visto che vi è anche un ingresso Phono (sia in modalità MM, sia MC), l’ingresso micro-USB, l’ingresso e l’uscita ottici, un ingresso di linea, l’uscita per il subwoofer, un altro ingresso AUX e l’ingresso per l’alimentazione.

Il finale di potenza Aeron P-101.

Per quanto riguarda il finale di potenza P-101 è in classe D ed eroga una potenza di uscita di 30 W per canale a 8W. Come ricorda lo stesso produttore, l’amplificatore di Classe D è quello più efficiente nel mercato tra le classi A, B e AB e questo significa che a fronte di un determinato livello di segnale che si invia all’amplificazione più potenza di uscita viene generata per diventare segnale audio invece che più calore generato e dissipato nel sistema. Il pannello frontale del finale di potenza, oltre alla manopola accessione/volume, vede un ingresso per cuffie a bassa impedenza ed uno per cuffie ad alta impedenza, l’interruttore per escludere o meno i diffusori e quello per il loudness, e un funzionale VU Meter a Led. Il pannello posteriore, invece, ospita il selettore di guadagno, l’uscita di linea, quattro ottimi connettori per collegare i cavi di potenza dei diffusori e l’ingresso dell’alimentazione. Infine, entrambi gli apparecchi sono rivestiti con una scocca di alluminio anodizzato esteticamente raffinato e resistente ai graffi e alla polvere.

Il pannello posteriore di entrambi gli apparecchi.

E il suono? Da parte mia ho utilizzato l’accoppiata C-101 e P-101 per un tipo di ascolto da scrivania, collegato al PC e a un buon lettore da computer (nel mio caso, il mini PC Minix deputato esclusivamente all’ascolto e l’ASUS Impresario SBW-S1 PRO), saggiando le qualità del preamplificatore/DAC e del finale di potenza con due ottime cuffie, una a bassa impedenza, la Meze 99 Classics, e l’altra ad alta impedenza, l’immancabile Sennheiser HD 650, entrambe votate alla musica acustica, quindi principalmente classica e jazz. Tenete conto che per ottenere il meglio da due apparecchi della Aeron ci vogliono non meno di una ventina di ore di rodaggio.

L’ascolto è iniziato con due ottime registrazioni, una su CD e l’altra su SACD, entrambe della Audite; la prima con brani di musica sacra scritta dall’imperatore Leopoldo I d’Austria, eseguite dalla Cappella Murensis a dagli ottoni de Les Cornets Noirs, mentre la seconda vedeva il Quartetto di Cremona alle prese con il Quartetto in mi minore op. 59, n. 2 “Razumovsky” e quello in mi bemolle maggiore op. 127 di Beethoven. Mi sono subito reso conto dell’indubbia qualità sonora proposta dai due “puffi” alle prese con le cuffie in questione. Così, se lo Stabat Mater di Leopoldo I con la cuffia Sennheiser dava modo di avere una dinamica molto veloce, articolata, naturale (le sfumature corali potevano essere colte perfettamente, così come gli armonici degli ottoni), con la Meze 99 Classics a venire fuori era soprattutto il dettaglio per come venivano scolpiti i timbri delle voci femminili e di quelle maschili, con una proiezione dell’equilibrio tonale davvero notevole rispetto alle dimensioni dei due apparecchi.

Con l’ascolto dei due quartetti beethoveniani si è potuto valutare meglio la riproduzione dello spazio sonoro, e questo grazie allo SACD della Audite che vanta un respiro, una profondità spaziale a dir poco coinvolgente (nell’ascolto in cuffia si è praticamente all’interno della riproduzione), che i due componenti micro dell’Aeron hanno saputo ricreare molto bene. Proprio gli archi hanno dato modo di percepire la dolcezza, la loro dimensione “setosa”, esaltata dal fatto che i quattro componenti del Quartetto di Cremona suonano con altrettanti strumenti di Stradivari, permettendo di recepire un suono potente e delicato allo stesso tempo.

Da un formato a stato fisico, sono poi passato all’ascolto di alcuni brani di musica liquida, a cominciare da una particolare registrazione, quella della Chandos 24/96 Studio Master con il Ferio Saxophone Quartet che esegue trascrizioni di celebri brani barocchi come l’Aria tratta dalla Suite n. 3 BWV 1068 di Bach e la Sarabanda dalla Suite n. 4 di Händel, così come alcuni passaggi händeliani della Water Music. Anche in questo caso la risposta da parte del C-101 e del P-101 non si è fatta attendere, nel senso che con le Sennheiser HD 650 i quattro sax hanno manifestato un’ottima dinamica senza che l’evento sonoro venisse saturato (soprattutto sul registro medio-alto), mentre con le Meze 99 Classics se la dinamica non è stata altrettanto esplosiva, in compenso i due apparecchi della Aeron hanno permesso di focalizzare meglio il palcoscenico sonoro, il quale si è espanso notevolmente.

L’Aeron C-101 & P-101 che ho dotato di quattro piedini antirisonanza della Oehlbach e di altrettanti smorzatori di risonanza della Douk Audio.

Prima di arrivare alle conclusioni, un’ultima annotazione: ho voluto usare la coppia dell’Aeron con un tablet Android, ascoltando i file Hi-Res della Chandos e il CD e lo SACD della Audite convertiti in WAV. Beh, l’ascolto mi ha fatto capire che il C-101 e il P-101 potrebbero veramente essere portati anche in viaggio e ascoltati, collegati a un tablet o uno smartphone e a un buon paio di cuffie perfino in albergo o in un altro luogo (tenendo conto che complessivamente, con i loro alimentatori, il peso sarebbe poco superiore ai tre chili), in quanto il risultato è stato anche in questo caso convincente. E tutto ciò a fronte di un costo complessivo inferiore ai novecento euro. Quindi, ce dire? Se volete un binomio pre+DAC/finale di qualità senza dover svenare il portafoglio e soprattutto se desiderate un ascolto di qualità con le cuffie, ma non avete spazio a sufficienza sulla vostra scrivania o sul tavolino della sala, il C-101 e il P-101 della Aeron devono essere presi seriamente in considerazione. Ed è proprio quello che ho fatto io, acquistando la coppia che il patron dell’Aeron mi aveva fatto avere per la prova audio, disponendoli su una mensola sopra l’impianto di ascolto da scrivania, dotandoli di quattro piedini antirisonanza della Oehlbach e di altrettanti smorzatori di risonanza della Douk Audio, che non hanno fatto altro che aumentare il dettaglio e la messa a fuoco delle voci e degli strumenti.

Andrea Bedetti

Distribuzione & prezzo

Aeron Preamplificatore a valvole/amplificatore per cuffie / DAC USB DSD a 384 kHz / 32 bit

Prezzo: 535,00 Euro IVA compresa

Aeron Amplificatore finale stereo classe D

Prezzo: 340,00 Euro IVA compresa

 

Distribuzione: AUDIO4 ramo di STEREOLAND di A. C.

Località Incugnate n.16 20060 – Truccazzano (Milano)

Tel./fax 02.95838428

Sito web: www.audio4.it

email: [email protected]

Caratteristiche tecniche preamplificatore Aeron C-101

  • Ingressi: USB in, SPDIF in, AUX in, Line in, Phono MM / MC
  • Uscite: cuffie, SPDIF, subwoofer, linea
  • Supporta DSD 2.8 / 5.6 MHz, PCM 384 KHz / 32 bit, DSD nativo o DoP
  • Modalità di trasferimento asincrona per riduzione jitter Funziona con Apple (con kit fotocamera) e Android (con cavo OTG)
  • Controlli: toni Tri-Band, Bilanciamento, Loudness EQ
  • Potenza uscita cuffie (1 KHz 1 ch): 210 mW /16 ohm – 190 mW / 32 ohm
  • Impedenza accettata cuffia: 16 – 600 ohm
  • DAC: SABRE 9018Q2C
  • Valvola 12AU7
  • Controllo del volume analogico
  • Supporta ASIO
  • Alimentato a 24 V dall’alimentatore CA
  • Indicatori LED per la riproduzione di DSD / PCM e Ingresso attivo
  • Funzione di de-pop integrata per sopprimere il rumore durante l’accensione e lo spegnimento del PC
  • Mobile metallico di elevata fattura
  • Requisiti di sistema: Windows 10 / 8.x / 7, Vista 32/64-bit, XP 32bit, MAC OSX, iOS e Android con driver audio USB – PC con USB 2.0
  • Dimensioni: 115 x 117 x 49 mm
  • Peso: 586 g

Caratteristiche tecniche finale Aeron P-101

  • Ingresso: linea da 3,5 mm
  • Uscite: Diffusori stereo, Pre out, cuffia x 2
  • 30 x 2 LED segnale livello (4 modalità)
  • Interruttore Selezione Cuffia o diffusori
  • Loudness EQ
  • Potenza massima in uscita in Classe D: 50W + 50W (4ohm), 30W + 30W (8ohm)
  • Potenza in cuffia: 270 mW / 16 ohm, 450 mW / 32 ohm a 1 kHz
  • Impedenza accettata della cuffia: 16-600 ohm
  • Risposta in frequenza: 20 Hz ÷ 20 kHz (±0,5 dB)
  • Funzione de-pop integrata
  • Alimentazione: 120 W (24 V / 5 A)
  • Mobile metallico di elevata fattura
  • Dimensioni: 115 x 136 x 39 mm
  • Peso: 567 g