Inventato all’inizio del Novecento, dall’ingegnere e musicista russo Lev Termen, è un particolarissimo apparecchio elettronico che emette dei suoni senza che l’esecutore debba usare le mani per farlo suonare. Ecco la sua storia e quella della sua interprete più straordinaria, Clara Rockmore
Anche se oggi quasi nessuno lo conosce, per il fatto di essere usato pochissimo e quasi esclusivamente in ambito cinematografico, Il Theremin è uno degli strumenti musicali più incredibili che siano mai stati inventati.
Come capita spesso, l’invenzione di questo strumento musicale può essere considerata del tutto fortuita, visto che il suo ideatore, l’ingegnere e violoncellista sovietico Lev Termen, nel 1919, all’età di ventitré anni, mentre stava lavorando in un laboratorio, intento a misurare la densità dei gas nel vuoto con dei particolari apparecchi di sua invenzone, si rese accidentalmente conto che muovendo le mani nei pressi di questi apparecchi si produceva un fischio che variava di frequenza, a seconda che le mani fossero più o meno vicine a essi. Intuendo di avere scoperto un sistema per produrre dei suoni, decise di effettuare numerosi esperimenti che lo portarono a creare un nuovo strumento musicale, da lui chiamato eterofono. La peculiarità dell’eterofono (solo più tardi Termen, una volta emigrato in America, lo chiamerà Theremin) è che per suonarlo non c’è bisogno di usare le mani, in quanto emette i suoni senza toccarlo.
Il Theremin, infatti, è composto da un cabinet, il quale ospita tutte le componenti elettroniche, sul quale si trovano due antenne, una verticale e l’altra orizzontale; avvicinando e allontanando la mano dall’antenna verticale si controlla l’intonazione del suono, mentre tramite l’altra antenna, quella orizzontale, sempre avvicinando e allontanando la mano, si controlla il volume del suono che si emette.
Spiegato in questi termini, potrebbe sembrare che il Theremin sia semplice da suonare, ma non bisogna farsi ingannare dalle apparenze, in quanto a detta di chi si è applicato a esso, è vero il contrario, ossia che è uno dei più difficili strumenti da suonare. Ma che tipo di suono emette questo strumento? Ebbene, ascoltandolo viene in mente principalmente il suono del violino e quello del violoncello, soprattutto quando si guardano i rari filmati d’epoca che mostrano la più grande interprete in assoluto del Theremin, la musicista russa, poi naturalizzata americana, Clara Rockmore, alle prese con questo strumento.
Nata a Vilnius, la capitale della Lituania, nel 1911, Clara Reisenberg (questo il suo vero nome) a soli quattro anni, su invito del leggendario violinista e docente Leopold Auer, fu accettata al conservatorio di San Pietroburgo, grazie alle sue prodigiose doti violinistiche. Con lo scoppio della Rivoluzione, la famiglia Reisenberg decise di lasciare la Russia per tornare in Lituania, da dove Clara, con la sorella Nadia, ottima pianista, la quale la accompagnò sempre al pianoforte, formando un sodalizio musicale che durò tutta la vita, diede inizio a un tour in diversi Paesi europei. Nel 1921, i Reisenberg emigrarono in America e si stabilirono a New York, dove Clara avrebbe voluto continuare gli studi di violino, ma i continui dolori che avvertiva al braccio destro la spinsero a farsi visitare dai specialisti, la cui diagnosi fu a dir poco impietosa: a causa di un problema alle ossa e alle articolazioni dell’arto Clara fu costretta a interrompere la sua attività di straordinaria violinista.
Ma il destino, dopo averle tolto il violino, la risarcì qualche anno dopo, esattamente nel 1928, quando Clara conobbe il connazionale Lev Termen, anch’egli rifugiatosi a New York, che le fece provare la sua invenzione, il Theremin. Clara fu folgorata da questo strumento e grazie al suo orecchio assoluto ne diventò ben presto una virtuosa. Inoltre, condivise un’altra passione con Termen, quella per il tango, al punto che i due formarono una coppia formidabile e affiatatissima. Clara era bella, affascinante, talentuosa e l’ingegnere russo si innamorò perdutamente di lei, ma il suo sentimento non venne corrisposto dalla giovane musicista, perché lei nel 1933 sposò l’uomo della sua vita, il brillante avvocato Robert Rockmore.
Clara continuò a esibirsi al Theremin, accompagnata al pianoforte dalla sorella Nadia, fino alla fine degli anni Sessanta, prima che lei e il suo strumento venissero dimenticati dall’industria musicale e da quella discografica. Clara Rockmore morì nel 1998, lasciando il suo prezioso e straordinario strumento, costruito personalmente per lei dallo stesso Termen, alla sua ultima allieva, la musicista e compositrice Dalit Warshaw, la quale continua a perpetuare la storia della sua grande e indimenticabile maestra.
Andrea Bedetti