A distanza di ormai qualche tempo dalla sua uscita, l’oratorio composto successivamente all’oggi pressoché onnipresente Messiah stenta ancora a prendere il volo e a riguadagnare il posto che per secoli ebbe come antidoto al suo famoso predecessore, un vero peccato che si spera sempre possa essere rettificato. E allora quale miglior modo se non riscoprire una delle più riuscite registrazioni händeliane dell’ottimo gruppo The Sixteen di Harry Christophers?
La confezione del disco è poco più che sufficiente e il libretto assai parco di informazioni, ciò non di meno l’esecuzione brilla ancora per chiarezza di interpretazione e qualità del suono, nonché per l’ottima compagine canora, nessuno escluso, che rendono questa sorta di opera sacra un vero gioiello per chi ama la musica barocca e per chi vuole riscoprire anche uno dei testi più ispirati dal punto di vista drammaturgico dell’intera produzione oratoriale ispirato direttamente al “Samson Agonistes” di John Milton.
Ad oggi ancora non esistono interpretazioni discografiche successive a questa, il che ne fa di fatto l’unico punto di riferimento per la sua effettiva riscoperta e va senza alcun dubbio a soppiantare le più vetuste esecuzioni di Ferenc Fricsay del 1955, di Karl Richter e quella di Nikolaus Harnoncourt che se pur poteva dirsi sicuramente più accurata dal punto di vista filologico peccava ancora di una pesantezza nella conduzione dell’orchestra. Particolarità che nella presente incisione è stata completamente ovviata da una concertazione che è attenta a ricordare come Händel fosse in primo luogo un autore operistico e come di fatto ogni oratorio altro non fu che un prodromo per la nascente opera inglese.
Enrico Filippini
George Frideric Handel (1685 – 1759) – Samson, Oratorio in tre atti
Thomas Randle – Mark Padmore – Lynda Russell – Lynne Dawson – Catherine Wynrogers – Matthew Vine – Michael George – Jonathan Best – The Sixteen – The Symphony Of Harmony And Invention – Harry Christophers
3CD Coro COR16008