Emrah Koçak è uno dei chitarristi classici più interessanti e famosi che un Paese come la Turchia possa vantare oggigiorno. Un musicista (qui potete leggere la sua intervista a MusicVoice) che, partendo dalla musica popolare ed easy listening, per la quale lavora ancora, ha saputo ritagliarsi uno spazio anche in ambito classico, dimostrando di possedere una particolare attitudine non solo come interprete, ma anche arrangiando per la chitarra brani di autori come Vivaldi e Händel.

Il chitarrista classico turco Emrah Koçak.

A tale proposito, l’arte d’arrangiatore e d’interprete di Emrah Koçak può essere apprezzata grazie a due video che il giovane artista turco ha inserito su YouTube, attraverso il canale Siccas Media, uno dei più importanti per ciò che riguarda il mondo della chitarra classica. Il primo riguarda l’arrangiamento dell’Allemanda dalla Suite per clavicembalo n. 3 HWV 428 e il secondo l’arrangiamento dell’Adagio e dell’Allegro dalla Sonata per violino e basso continuo op. 1 n. 15 HWV 373 di Georg Friedrich Händel, entrambe ideali per un lavoro di trascrizione per uno strumento come la chitarra.

Questo vale soprattutto per la Sonata violinistica, la cui peculiarità risiede nel fatto che la parte solistica fu scritta per essere eseguita non solo dal violino, ma anche da uno strumento a fiato come il flauto o l’oboe (come si può evincere dalla stessa dicitura presente nella partitura originale), con l’accompagnamento di un clavicembalo o di un violoncello. Questa possibilità di poter eseguire la parte solistica per strumenti di diversa natura e timbro è resa possibile dalla sua “astrattezza”, tipica nella musica da camera dell’epoca, il che permette un suo arrangiamento anche per uno strumento a corde, come appunto ha fatto Emrah Koçak, il quale è stato indubbiamente capace di restituire tale “astrattezza”, arricchendola con le peculiarità timbriche della chitarra.

Lo stesso non si può affermare per l’Allemanda dalla Suite n. 3, che al contrario vanta una musicalità, una linea melodica ben precisa che dev’essere arrangiata in modo tale da salvaguardare la bellezza formale, la delicatezza degli intenti e le sfumature timbriche che la contraddistinguono. Cosa che il giovane chitarrista turco riesce a far emergere in modo adeguato attraverso il suo arrangiamento.

Andrea Bedetti