Scorci spagnoli e argentini per viola e chitarra

L’ultima pubblicazione discografica dell’etichetta tedesca TYXart prende in esame, grazie al violista elvetico Nicolas Corti e al chitarrista olandese Han Jonkers che la presentano, brani di autori spagnoli, ossia Enrique Granados, Manuel de Falla, Joaquín Malats e Isaac Albéniz, e di un argentino, l’immancabile Astor Piazzolla. Relativamente a quest’ultimo, abbiamo quattro pezzi composti per tale tipo di organico cameristico, Dernier Lamento, Détresse, Buenos Aires Hora Cero, Milonga en Rée due brani tratti da Histoire du Tango, Bordel-1900 e Café-1930, i quali furono composti originariamente per flauto e chitarra, mentre quelli degli autori spagnoli, sono delle trascrizioni provenienti da diversi organici. Personalmente, al di là degli altri quattro brani proposti, di Piazzolla considero particolarmente interessanti i primi due tempi di Histoire du Tango (gli altri due sono Night Club-1960 e Modern-Day Concert), poiché riescono ad evocare in modo brillante e suggestivo la storia del tango a partire dall’inizio del secolo scorso. Sovente, dimentichiamo che il tango argentino, alla sua nascita, venne suonato soprattutto nei bordelli di Buenos Aires, mentre pochi decenni dopo, come appunto lo enuncia Café-1930, il tango non fu più ballato come all’inizio, ma gli avventori si limitarono ad ascoltarlo come genere musicale nei locali pubblici. In quel periodo, inevitabilmente, il tango si fece più musicale e “romantico”, con i movimenti più lenti e sensuali, anche grazie all’aggiunta di nuove armonie, con il risultato di avere un ballo connotato da un’espressività più malinconica e triste.

la cover del CD TYXart con musiche spagnole e argentine per viola e chitarra.

Albéniz dedicò la sua opera principale Iberia al collega Joaquín Malats (1872-1912), che ammirava tantissimo, anche se la produzione compositiva di quest’ultimo autore è oltremodo modesta a livello di quantità, in quanto fu principalmente un pianista da concerto (non per nulla, si esibì spesso con celebri musicisti, come Enrique Granados e Camille Saint-Saëns). La sua Serenata Española è tratta dal ciclo Impressiones de España, concepita originariamente per orchestra, e mette in luce una suadente mestizia unita a un sagace uso ritmico della melodia. La Danza Española No. 1 da La Vida breve del 1913 è una delle opere più eseguite di Manuel de Falla, al punto che nel 1926 Fritz Kreisler pubblicò un arrangiamento della danza per violino e pianoforte. Oggi esistono numerosi arrangiamenti e trascrizioni per vari strumenti di questo capolavoro, ma è una rarità, come ricorda giustamente Nicolas Corti nelle note di accompagnamento, ascoltare il lavoro nella versione per viola e chitarra.

Il compositore spagnolo Joaquín Malats.

È quasi inutile far presente che le 12 Danzas Españolas per pianoforte sono uno dei capisaldi di Enrique Granados. Il duo Corti & Jonkers presenta la Danza Española n. 5 “Andaluza” o “Playera”, la quale viene spesso presentata nella versione per sola chitarra. Nel 1911 Granados presentò per la prima volta il suo ciclo Goyescas, una suite in sei tempi per pianoforte, nato dalla forte impressione che i dipinti di Francisco Goya suscitarono in lui. Il concerto ebbe un tale successo che a Granados fu chiesto di espandere il ciclo; pertanto, tre anni dopo, compose un’intera opera con lo stesso titolo. Lo scoppio della Prima guerra mondiale, però, gli impedì una prima europea, il che costrinse il compositore spagnolo a organizzarla il 28 gennaio 1916 al Metropolitan Opera di New York. Per questo, Granados si recò a New York appositamente per questo scopo, affrontando un viaggio che si rivelò poi fatale. Per facilitare il cambio di scena tra il primo e il secondo quadro, il musicista compose in breve tempo un Intermezzo, presente proprio in questa registrazione. Nonostante il grande successo, questa versione delle Goyescas oggigiorno è quasi completamente caduta nell’oblio. Come si è accennato sopra, il successo ottenuto a quella prima newyorkese portò indirettamente alla morte di Granados. Dopo la prima, infatti, il compositore fu invitato dal presidente degli Stati Uniti Woodrow Wilson alla Casa Bianca per un concerto, motivo per cui non poté tornare in Spagna se non più tardi, con il piroscafo francese Sussex, il quale fu silurato da un sottomarino tedesco nel Canale della Manica il 24 marzo 1916, causando la morte di moltissimi passeggeri, tra cui Granados e sua moglie.

Il celebre compositore argentino Astor Piazzolla.

Una delle caratteristiche della produzione musicale di Isaac Albéniz è quella di avere un carattere squisitamente programmatico, come dimostrano i brani che il duo di interpreti ha voluto includere nel loro disco; si prendano, come esempio, i quattro pezzi tratti dalla Suite española op. 47 (Córdoba, Cadiz, Granada e Mallorca), nei quali il carattere descrittivo si associa implacabilmente ad altrettante immagini che caratterizzano le peculiarità architettoniche di quei luoghi. E lo stesso può valere per un brano come Torre Bermeja, tratto dai 12 Piezas características op. 92 per pianoforte (qui presentato per sola chitarra), il quale descrive probabilmente la torre sulla Playa de la Barossa, che si trova nella provincia di Cadice, mentre Rumores de la Caleta, una malagueña che fa parte del ciclo Recuerdos de Viaje per pianoforte, ci mostra la spiaggia di una baia vicino a Malaga.

Il chitarrista olandese Han Jonkers e il violista elvetico Nicolas Corti, protagonisti di questa registrazione discografica.

La lettura dei due interpreti in questione appare assai convincente, sia per quanto riguarda l’enunciazione tecnica (molto spesso si tratta di brani squisitamente virtuosistici), sia per quanto concerne la capacità di esaltarne l’affascinante espressività, contrassegnata da molteplici sfumature. Anche l’abbinamento, per quelle pagine che sono state appositamente trascritte dai due esecutori per i loro strumenti, per la viola e la chitarra risulta essere felice, poiché il dialogo che si viene a creare a livello timbrico riesce a coinvolgere maggiormente l’ascolto.

Anche la presa del suono effettuata da Michaela Wiesbeck è di ottima fattura e permette di apprezzare pienamente la qualità dei quattro parametri, che risultano essere pienamente esaltati, in particolar modo l’equilibrio tonale e il palcoscenico sonoro.

Andrea Bedetti

AA.VV. – Passion on 10 Strings. Music for Viola & Guitar – Música española & Tango Zero Hour

Nicolas Corti (viola) & Han Jonkers (chitarra)

CD TYXart TXA22169

Giudizio artistico 4/5
Giudizio tecnico 4,5/5