Heinz Lichtenegger, il vulcanico patron della nota ditta audio viennese, ha tirato fuori dal cilindro un’altra geniale intuizione, la serie di giradischi celebrativi in edizione limitata, come questo lettore analogico con trazione a cinghia dedicato al leggendario complesso di Liverpool
Basterà un solo dato per capire come stanno le cose riguardo la riproduzione musicale di qualità. Nel corso dell’ultimo “Monaco High-End”, una delle kermesse più importanti al mondo in fatto di novità del mondo dell’Hi-Fi, che si è svolto nella metropoli tedesca poche settimane fa, non è stato presentato nessun nuovo lettore CD, mentre sono stati mostrati diversi nuovi modelli di giradischi, con meccaniche, bracci e testine sempre più tecnicamente sofisticati. E pensare che qualcuno, all’inizio degli anni Ottanta dello scorso secolo, aveva decretato la morte del vinile e del giradischi e vita eterna al compact disc e al suo lettore digitale. E invece, dopo nemmeno quarant’anni, le posizioni si sono nettamente invertite e, ora come ora, se il vecchio, caro, indimenticabile vinile gode sempre più un’ottima salute e un radioso futuro, per il dischetto argentato si annunciano tempi sempre più duri e infelici. Ecco, allora, che se si vuole fare un investimento in fatto di riproduzione fisica della musica, al di là della cosiddetta musica liquida, ossia quella che si può ascoltare dai files audio in alta risoluzione scaricati da Internet, si deve puntare, anche in termini di qualità sonora, su un giradischi.
E tra i tanti modelli che invadono il mercato dell’ascolto analogico, sempre più in piena espansione, vi è un giradischi che, in un certo senso, ha il sapore nostalgico di un passato che non può essere dimenticato. Infatti, Heinz Lichtenegger, deus ex machina dell’azienda austriaca Pro-Ject, ha pensato bene, nella serie di giradischi celebrativi in edizione limitata iniziata con quello dedicato al musicista austriaco Parov Stelar e proseguita con quello a George Harrison, di puntare adesso con quello che intende celebrare il più famoso complesso della storia della musica rock, i Beatles. Per farlo ha creato “The Beatles 1964 Recordplayer”, un giradischi la cui grafica riproduce fedelmente le copie dei biglietti e gli opuscoli originali del leggendario tour dei Fab Four avvenuto tra il 1962 e il 1966, durante il quale trionfarono in tutto il mondo, con più di centosessanta concerti in quindici Paesi diversi, toccando novanta città in soli quattro anni. Il fenomeno culturale che scaturì da questo incredibile tour contribuì a creare il mito della “Beatlesmania”, qualcosa a cui il mondo non aveva ancora assistito, gettando le basi per la globalizzazione della cultura. Per celebrare un simile evento e i loro fautori, Pro-Ject ha ripresentato uno dei giradischi più venduti di sempre, il Debut Carbon Esprit SB, dotandolo di una testina Ortofon 2M Red, di un piatto acrilico, di un braccio in carbonio con telaio in MDF e controllo di velocità elettronico integrato, in grado di prestazioni superiori, con il solito rapporto qualità/prezzo a cui l’azienda di Vienna ha ormai abituato il mercato.
La grafica di “Pro-Ject The Beatles 1964 Recordplayer”, con le copie dei biglietti e degli opuscoli del loro leggendario WorldTour, è incredibilmente dettagliata ed è stata molto difficile da realizzare e resa possibile solo grazie a tecniche speciali basate sull’applicazione del pigmento a più livelli. Dopo la distribuzione dell’inchiostro, la base viene essiccata con luci ultraviolette speciali, per garantire dettagli perfettamente visualizzabili e longevità. Questo è stato l’unico modo per assicurare che tutti i dettagli venissero riprodotti senza perdite di qualità, assicurando una stampa perfetta.
Andrea Bedetti
“The Beatles 1964 Recordplayer” è in edizione limitata a 2500 pezzi in tutto il mondo e può essere acquistato a 650 Euro.
Distributore per l’Italia:
Audiogamma spa
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