OperaEstate indaga con la danza e la musica il presente della post-pandemia
Si apre sabato 17 luglio la 41esima edizione del rinomato festival veneto, dal titolo Ecologie del Presente, in scena fino al 10 ottobre a Bassano del Grappa e in altri ventisette Comuni della Pedemontana veneta
Si inaugura sabato 17 luglio la nuova edizione di OperaEstate Festival, l’articolata rassegna di eventi dove si incontrano creativamente le diverse espressioni artistiche della danza, del teatro e della musica. L’edizione di quest’anno è dedicata al tema delle Ecologie del presente, dove la parola Ecologie torna al suo senso etimologico originario, ossia quello di “studio delle relazioni tra organismi e il luogo che abitano”. Una scelta caduta anche per cercare di capire meglio come la tragedia del COVID-19 ha influenzato noi stessi, le nostre emozioni e il nostro modo di relazionarci con gli altri e con l’ambiente circostante. Fortunatamente, il tempo della pandemia non ha fermato la creatività e l’impegno degli artisti e del mondo culturale nella ricerca di innovative forme di esplorazione e narrazione di questo nuovo presente, e di alternative a un futuro che sembra indecifrabile. E proprio per cercare di immaginare il futuro, lo sguardo si rivolge al presente, allo scollamento tra Umanità e Natura che genera conflitti e lo ipoteca pesantemente.
Così, la manifestazione di OperaEstate di quest’anno intende indagare le relazioni tra umanità e natura, tra umanità e scienze, tra umani e umani, cercando - attraverso la forza dei linguaggi artistici - di individuare motivi di riflessione e d’ispirazione per un futuro altro, più centrato sul benessere individuale e collettivo. In questa edizione il Festival sceglie dunque di esplorare le nostre ecologie attuali, raccontandole, per immaginare nuove vie e nuove vite per la pluralità di ecosistemi con cui il Festival è in dialogo. Un dialogo, sia ben chiaro, rimasto sempre attivo, anche in questi lunghi mesi, con le diverse comunità di partner, cittadini, artisti, operatori, convinti che la cura della relazione sia l’irrinunciabile punto di partenza della post-pandemia.
Il programma 2021 è frutto di un denso lavoro multidisciplinare, sviluppato nei rami della danza, del teatro, del cinema, della musica da camera e della musica lirica. Tantissimi, come sempre, gli eventi in calendario. Il Festival si apre nel segno della danza con Storie della compagnia italiana Aterballetto, che riunisce le nuove creazioni sui temi dell’abbraccio e dell’armonia, dei giovani autori Philippe Kratz e Diego Tortelli insieme con un lavoro, dall’insolito stile musicale, del celebre coreografo israeliano Ohad Nohain (Bassano del Grappa, 17 luglio). Si muove invece in un singolare intreccio di musica e teatro lo spettacolo che vede protagonisti Luca Scarlini, voce narrante, e Alberto Mesirca, chitarra, in un racconto romantico intorno al medico castellano Pietro Pagello (1807-1898), noto per la vicenda d’amore vissuta con George Sand (Castelfranco Veneto, 20 luglio). Torna in scena la danza con la prima nazionale di Swans, creato da un network italiano di organizzazioni di danza che ha invitato artisti diversi a re-interpretare La morte del cigno, creato da Fokine per la leggendaria ballerina Anna Pavlova. Accanto alla versione classica interpretata da Virna Toppi, ci saranno anche le creazioni originali di Chiara Bersani, Collettivo Mine, Silvia Gribaudi, Philippe Kratz e Camilla Monga (Bassano del Grappa, 22 luglio).
Tra narrazione e musica si muove lo spettacolo di Marco Paolini Teatro fra parentesi: le mie storie per questo tempo, dedicato ai mestieri del “fare teatro” e nato durante l’isolamento, cucendo insieme storie vecchie e nuove con le canzoni e le musiche di Saba Anglana e Lorenzo Monguzzi (Isola Vicentina, 27 luglio). Per la danza è attesa un’altra prima nazionale con Love Poems e i danzatori di MMCompany del coreografo Michele Merola, impegnati in un trittico di coreografie ispirate all’amore (Bassano del Grappa, 29 luglio). La sera successiva è dedicata alla nuova creazione, che debutta in prima nazionale, Mulinobianco di Babilonia Teatri, incentrata sul tema dell’arduo equilibrio tra naturale ed artificiale (Bassano del Grappa, 30 luglio). Ancora nel filone del teatro sarà lo spettacolo di Emma Dante, Misericordia, un potente inno alla vita in una favola contemporanea sulla fragilità delle donne e la loro sconfinata solitudine, “una fabbrica d’amore” secondo la definizione stessa dell’autrice e regista palermitana (Bassano del Grappa, 3 agosto).
Nell’anno in cui ricorrono i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, il drammaturgo e storyteller Luca Scarlini dedica tre appuntamenti al Sommo Poeta dal titolo La mirabile visione, incentrati sulla relazione tra la Commedia dantesca e le arti figurative del suo tempo, del Rinascimento e dell’arte contemporanea, in un percorso che apre a rimandi e scenari inaspettati tra arte, musica e letteratura. Luca Scarlini è in scena rispettivamente con i musicisti Ernesto Campagnaro, violino, Fabio Pupillo, flauto e Alberto Mesirca alla chitarra (Bassano del Grappa, 6, 7 e 14 agosto). Il racconto della natura, del paesaggio e delle piccole comunità che lo preservano è al centro dello spettacolo teatrale di Mirko Artuso Ritorno a casa, un’opera originale immaginata e scritta dall’autore con la collaborazione dei cittadini di Enego (Enego, 12 agosto).
Il tema dell’ecologia torna anche in Earthbound, ovvero le storie delle Camille di Marta Cuscunà, un monologo di fantascienza per attrice e pupazzi per un’esplorazione del futuro prossimo, dove la manipolazione del genoma umano riporta la vita in aree del pianeta danneggiate dall’uomo (Bassano del Grappa, 24 agosto). Entrano in dialogo per la prima volta la compagnia Anagoor, Leone d’argento 2018, e l’Orchestra di Padova e del Veneto diretta da Marco Angius nella nuova produzione di Salvatore Sciarrino Il Paradiso di Dante, ideata per l’anniversario dantesco: un’architettura in suoni che dall’indistinta vibrazione originale, si stratifica seguendo l’ascendere verso il più alto dei Cieli con lo spettatore invitato al centro di una camera acustica disegnata e agita da Anagoor (Bassano del Grappa, 2 settembre).
Un’altra prima nazionale è per Alice oltre le meraviglie con Marta Dalla Via e Piergiorgio Odifreddi, una riscrittura del celebre romanzo di Lewis Carroll fatta di humor scientifico e logica fantastica, in cui teatro e matematica diventano un gioco. Un viaggio immaginifico, denso di filastrocche, anagrammi e misteri, per rimanerne aggrovigliati e affascinati, ebbri di teatro e, sorprendentemente, di matematica (Bassano del Grappa, 3 settembre). Si ritrova il mondo della danza contemporanea con i progetti commissionati ai “danz’autori” Daniele Ninarello, Silvia Sisto, Vittoria Caneva e Andrea Costanzo Martini che presentano creazioni originali e interattive, per un immaginario percorso alla scoperta dei linguaggi dell’arte contemporanea in dialogo con le opere del Museo all’aperto di Arte Sella (Borgo Valsugana, 11 e 12 settembre).
Gli ultimi appuntamenti del fitto programma prevedono il concerto con Musica sull’acqua e Musica per i reali fuochi d’artificio di Georg Friedrich Händel con l’Orchestra di Padova e del Veneto per celebrare il celeberrimo Ponte di Bassano ristrutturato (Bassano del Grappa, 3 ottobre) e infine la nuova produzione, che coinvolge tutte le città direttamente produttrici di lirica in Veneto (oltre a Bassano del Grappa, Padova, Treviso e Rovigo), del Don Pasquale di Gaetano Donizetti che vede l’Orchestra di Padova e del Veneto, la regia di Giuseppe Emiliani, il progetto visual di Federico Cautero e come interpreti i vincitori del 50esimo Concorso Internazionale per Cantanti Toti Dal Monte (Bassano del Grappa, 8 ottobre).
Andrea Bedetti
Per maggiori informazioni e biglietti: www.operaestate.it
Box office del Festival tel. 0424.524214