Il "lato oscuro" di Rosario Giuliani

Per il suo “The Hidden Side” (Parco della Musica Records, 2016) il sassofonista Rosario Giuliani organizza una formazione che comprende il trio composto da Fabrizio Sferra alla batteria, Alessandro Lanzoni al pianoforte e Luca Fattorini al contrabbasso, e due musicisti ospiti: Paolo Damiani al violoncello e Marcella Carboni all’arpa. È il sassofonista, attraverso una nota stampa, a spiegarci le intenzioni concettuali di questo lavoro: «Il titolo del disco descrive perfettamente la natura del progetto, differente da ogni altro mio lavoro precedente. La sua essenza è nella ricerca di un rapporto nuovo con la musica, l’esplorazione di una zona nascosta e sconosciuta di essa e quindi allo stesso tempo di una parte nascosta e sconosciuta di me». Giuliani dimostra un’apertura verso il nuovo, lasciandosi trasportare, e a sua volta trasportando gli altri interpreti, dal fascino dell’ignoto. Fattore che traspare dalle forme di alcuni brani, aperte a varie eventualità e capaci di prendere sembianze concrete attraverso il reciproco ascolto tra i musicisti.

Nel suo insieme l’album ruota attorno alle melodie cantabili dei temi esposti da Giuliani, al contralto e al soprano, il quale lascia molto spazio al pianismo di Lanzoni, sempre misurato, preciso, e ideale punto di dialogo tra la componente ritmica dell’ensemble e i primi piani espressivi. Le corde di Damiani e della Carboni contribuiscono ad allargare l’orizzonte timbrico, rivelandosi come preziosi e determinanti arredi per i passaggi più intimi e chiaroscurali. Il lato nascosto di Giuliani è rintracciabile in un disco meno muscolare e irruento del solito, ma più incline a un suono equilibrato, ricco di sfumature e di punti di riflessione. La traccia conclusiva Tamburo è una sentita dedica alla memoria dell’amico Marco Tamburini.

Roberto Paviglianiti

Rosario Giuliani

The Hidden Side

Parco della Musica Records, 2016