L’Associazione Conductus Verein organizza la nuova edizione della manifestazione meranese che si svolgerà dal 12 al 27 ottobre, in cui la musica si apre al confronto con la parola, l’immagine e il teatro. Ispirato dall’opera di Christian Martinelli, artista e fotografo meranese prematuramente scomparso (Merano, 1970 - Innsbruck, 2022), il cartellone presenta sei appuntamenti dedicati alla molteplicità dei mondi che si offrono alle infinite possibilità dello spirito e delle vite di tutti

Il Festival Sonora 706 verrà inaugurato giovedì 12 ottobre con un doppio omaggio all’artista e fotografo Christian Martinelli: dapprima una performance dei musicisti di Conductus Ensemble all’interno della retrospettiva dedicatagli da Merano Arte, con una visita guidata ad opera delle curatrici Anna Zinelli e Ursula Schnitzer e, a seguire, un concerto al Teatro Puccini in cui la musica del giapponese Shigeru Umebayashi e del popolo amazzonico Shipibo dialogherà con le immagini proiettate di alcuni suoi lavori, oltre all’esecuzione di pagine di Wolfgang Amadeus Mozart e Igor Stravinskij eseguite dall’Ensemble Conductus con i componenti dell’ensemble di fiati Windkraft, dando così vita a una compagine orchestrale completa. Protagonista assoluta sarà Saskia Giorgini, pianista tra le più notevoli della sua generazione, premiata con il prestigioso Diapason d’Or per la sua incisione delle Harmonies poétiques et religieuses di Franz Liszt (per l’etichetta discografica Pentatone).

L'Ensemble Conductus diretto da Marcello Fera.

Il festival proseguirà poi, mercoledì 18 ottobre, con una versione di Tierkreis, il brano di Karlheinz Stockhausen dedicato ai segni dello zodiaco, portata sul palco dai burattini di Luciano Gottardi, con Ornella Gottardi al flauto, Roberta Gottardi al clarinetto e Marianna Bisacchi al pianoforte. A completare la drammaturgia, gli intermezzi elettroacustici di Fabio Cifariello Ciardi e Massimo Biasioni.

Luciano Gottardi con uno dei suoi burattini.

A seguire, sabato 21 ottobre, I mondi dell’infanzia, il cui orizzonte immaginativo verrà esplorato attraverso l’esecuzione della settecentesca Sinfonia dei giocattoli di Leopold Mozart, di Ma mère l’oye di Maurice Ravel e del Galimathias musicum di Wolfgang Amadeus Mozart, brano di rarissimo ascolto cui farà da contrappunto una pantomima - elaborata per l’occasione - eseguita da un piccolo gruppo di adolescenti guidati da Claudia Bellasi e Valentina Vizzi. Ad arricchire ulteriormente il quarto appuntamento del festival, anche una performance visiva di Stefano Ricci, artista grafico di fama internazionale, che si lascerà guidare dalle note degli archi di Conductus Ensemble nel tracciare flussi di segni e colori in una combinazione unica di diversi linguaggi artistici.

L'artista grafico Stefano Ricci (© Lorenzo Burlando).

Mercoledì 25 ottobre, penultima giornata del festival, Sonora 706 introdurrà una preziosa novità: la Musica da urlo, un concerto di musica da camera aperto e dedicato a un pubblico di neonati e bambini fino ai 4 anni, che potranno muoversi senza impedimento alcuno per la sala ed esprimere liberamente le proprie emozioni. Infine, venerdì 27 ottobre, il soprano Roberta Invernizzi, considerata una delle maggiori interpreti di musica antica a livello internazionale, sarà protagonista di un brano in prima esecuzione assoluta, Canto di Circe, studio per una cantata scenica, commissionato dal Festival al compositore Claudio Lugo, autore di una partitura in cui, oltre alla voce di soprano, agisce una formazione composta da violino, violoncello, chitarra elettrica e dallo stesso Claudio Lugo in veste di voce recitante.

Il soprano Roberta Invernizzi, impegnata nel brano Canto di Circe.

Un programma indubbiamente ricco, i cui confini si allargano a comprendere linguaggi diversi, mondi apparentemente lontani. Un’occasione preziosa per incontrare artisti di fama internazionale e abitare insieme a loro gli innumerevoli orizzonti proposti.

Festival Sonora 706 è un progetto dell’associazione Conductus, con la direzione artistica di Marcello Fera e in collaborazione con Merano Arte e con l’Istituto per l’educazione musicale in lingua tedesca e ladina di Merano/Musikschule Meran e con Windkraft-Kappelle für Neue Musik.

Andrea Bedetti

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